La paura si sta impadronendo degli abitanti di Teheran, martellata dagli attacchi di Israele. Ieri si sono formate lunghe file di auto in prossimità delle stazioni di servizio della capitale, mentre i cittadini cercavano di lasciare la capitale iraniana dopo giorni di attacchi israeliani che, secondo le autorità, hanno ucciso più di 200 persone.
Medio Oriente: in migliaia fuggono da Teheran, diretti verso le campagne
"La gente è preoccupata e la maggior parte delle stazioni di servizio sono affollate perché la gente sta pianificando di lasciare la città", ha detto un residente. Altri residenti hanno descritto il faticoso processo di dover fare la fila più volte per procurarsi carburante, data la scarsità di scorte nelle stazioni di servizio.
"Non abbiamo accesso a un rifugio. Non ci sono rifugi in tutta la città. Non credo ci siano posti dove la gente possa andare in caso di emergenza", ha detto un altro abitante di Teheran.
In molti si stanno dirigendo verso nord, vicino al Mar Caspio, più rurale e isolato, ritenuto più sicuro per l'assenza di strutture militari che potrebbero essere bersaglio di attacchi israeliani.
Ma gli spostamenti sono resi difficili dal fatto che le migliaia di auto incolonnate hanno intasato le strade,
Ieri Israele ha intimato agli iraniani che vivono vicino agli impianti di produzione di armi di evacuare. L'Iran ha emesso un avvertimento simile per gli israeliani che vivono vicino a importanti siti militari e scientifici.
Gli attacchi aerei israeliani di domenica hanno preso di mira diverse località nell'Iran occidentale e centrale. Secondo le autorità iraniane, la stragrande maggioranza delle 224 vittime erano civili, sebbene siano stati uccisi anche alcuni alti comandanti militari iraniani.