Medio Oriente in primo piano. Israele, riferiscono CNN e tutti i media internazionali, ha lanciato un’incursione di terra nella città di Gaza, un’azione che segna un’ulteriore intensificazione della guerra nonostante la condanna internazionale e le proteste delle famiglie degli ostaggi detenuti da Hamas.
World Media Headlines: Israele lancia un’incursione di terra a Gaza: l’ONU accusa Tel Aviv di genocidio
Negli ultimi giorni i bombardamenti hanno colpito duramente la città, distruggendo edifici residenziali, uccidendo centinaia di persone e costringendo decine di migliaia di abitanti alla fuga. Lo stesso canale cita i dati del Ministero della Salute di Gaza, secondo cui dal 7 ottobre sono quasi 65.000 i palestinesi uccisi, in gran parte donne e bambini.
Una cifra che trova eco nelle parole dell’ex capo dell’esercito israeliano, che ha stimato che oltre il 10% della popolazione di Gaza sia rimasta uccisa o ferita. In parallelo, una commissione indipendente delle Nazioni Unite ha pubblicato un rapporto di 72 pagine, definito la “scoperta più autorevole delle Nazioni Unite fino ad oggi”, in cui si conclude che Israele avrebbe commesso un genocidio contro i palestinesi di Gaza, elencando quattro atti: uccisioni, gravi danni fisici e mentali, condizioni di vita intollerabili e misure per impedire nuove nascite.
Israele respinge con fermezza queste accuse. Il Ministero degli Esteri, citato ancora dalla CNN, ha definito il documento un “rapporto distorto e falso”, sostenendo che si basi “sulle falsità di Hamas” e chiedendo l’immediata abolizione della Commissione d’inchiesta. Sul piano interno, la pressione sul governo Netanyahu cresce. Secondo Haaretz, le famiglie degli ostaggi hanno annunciato la prosecuzione delle proteste davanti alla residenza del primo ministro a Gerusalemme, denunciando che i bombardamenti israeliani a Gaza mettono in pericolo la vita dei propri cari.
Alcuni familiari hanno parlato con parole durissime: Anat Angrest, madre di un ostaggio, ha dichiarato che non si muoveranno dalla residenza del premier, accusandolo di fare di tutto per impedire un accordo. Michel Illouz, il cui figlio è stato assassinato durante la prigionia, ha detto che “il sangue di mio figlio è sulle vostre mani”. Einav Zangauker, madre di un altro rapito, ha accusato la moglie del premier, Sara Netanyahu, di aver mentito durante gli incontri con le famiglie. Il clima di tensione è alimentato anche dalla guerra dell’informazione.
Il Jerusalem Post riporta le parole del portavoce arabo delle Forze di difesa israeliane, il colonnello Avichay Adraee, che mette in guardia contro la diffusione di volantini falsi attribuiti all’IDF e diffusi da account pro-Hamas sui social. Secondo l’esercito, si tratterebbe di un tentativo di Hamas di usare i civili come scudi umani, mentre Israele continua a invitare la popolazione a trasferirsi nella zona umanitaria di Al-Mawasi. Sul piano diplomatico, la Reuters segnala l’intervento del segretario di Stato americano Marco Rubio, che ha chiesto al Qatar di proseguire nel suo ruolo di mediatore tra Israele e Hamas per cercare un cessate il fuoco, sottolineando che esiste “un lasso di tempo molto breve” in cui un accordo potrebbe concretizzarsi.
Negli Stati Uniti, il vicepresidente JD Vance ha presentato “The Charlie Kirk Show”, definendosi onorato di “sostituire qualcuno che non può essere sostituito”. Vance, riferisce CBS, ha raccontato come Kirk fosse stato uno dei primi a sostenerlo nella sua candidatura al Senato e nella corsa alla vicepresidenza. Dopo la sua morte, il corpo di Kirk è stato trasportato a bordo dell’Air Force Two, con lo stesso Vance che ha rinunciato a un impegno ufficiale per accompagnarne il rientro in Arizona. La BBC riporta invece le dichiarazioni del presidente Donald Trump, secondo cui l’esercito americano ha distrutto una presunta nave venezuelana carica di droga, uccidendo tre uomini in acque internazionali. Trump ha mostrato un video dell’attacco e affermato che sull’imbarcazione erano stati trovati sacchi di cocaina e fentanyl.
Il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha reagito accusando Washington di “aggressione” e di aver rotto definitivamente i rapporti bilaterali. La BBC ricorda che in un precedente attacco erano morte undici persone e che alcuni esperti legali hanno sollevato dubbi sulla legalità di tali azioni in base al diritto internazionale. Sul piano economico, Bloomberg segnala che un tribunale ha bloccato il tentativo di Donald Trump di licenziare l’amministratore delegato di Apple, Tim Cook, a ridosso della riunione della Federal Reserve sui tassi di interesse.
Intanto, l’euro si avvicina ai massimi degli ultimi quattro anni, attorno a quota 1,20 dollari, mentre i titoli del Tesoro statunitense si rafforzano in vista di un possibile nuovo ciclo di allentamento monetario. I mercati guardano con attenzione alle mosse della Fed, con i consumatori al centro dell’analisi. Infine, sempre secondo Bloomberg, Manila ha fatto sapere che il Regno Unito è interessato a valutare un patto di truppe con le Filippine, in un contesto di crescente competizione geopolitica nella regione indo-pacifica.