Israele non intende fermare la sua offensiva a Gaza. Tanto da invitare gli abitanti di una zona nel nord di Gaza a evacuare. "Per chiunque si trovi nella zona di Jabaliya, questo è un avvertimento prima di un attacco", ha scritto ieri sera il colonnello Avichay Adraee. In precedenza, nella stessa serata, aveva lanciato un avvertimento simile ai residenti delle vicine città di Beit Lahia e Beit Hanoun.
Israele continua i suoi attacchi e invita all'evacuazione i residenti di alcuni centri palestinesi
Ad alzare la tensione in Israele ha contribuito la distribuzione, da parte di Hamas, di un video che ritrae due ostaggi, Elkana Bohbot e Yosef-Haim Ohana. Il video, che dura poco più di tre minuti e di cui non è possibile verificare la data di registrazione, mostra i due seduti mentre parlano in ebraico con uno degli ostaggi già rilasciato, chiedendogli di raccontare le sue esperienze di prigionia per accelerare il loro rilascio.
Continua il tanto il pesante tributo di sangue dei giornalisti in Medio Oriente.
Hossam Shabat e Mohammad Mansour, due giornalisti palestinesi, sono stati uccisi ieri pomeriggio in distinti attacchi aerei israeliani nella Striscia di Gaza. Secondo il Sindacato dei giornalisti palestinesi, dal 7 ottobre 2023 sono stati uccisi nella Striscia di Gaza più di 206 giornalisti e operatori dei media.
Sensazione ha fatto, su scala globale, la notizia che il palestinese Hamdan Ballal, co-regista del documentario vincitore dell'Oscar di quest'anno No Other Land, sia stato arrestato ieri dall'esercito israeliano in Cisgiordania. Dalle prime informazioni parrebbe che Ballal, prima di essere caricato da soldati israeliani su un mezzo militare e portato via, sia stato picchiato con violenza da un gruppo di coloni.
Intanto, secondo il ministero della Salute della Striscia di Gaza, controllato da Hamas, dalla ripresa degli attacchi israeliani, il 18 marzo, sono morte 730 persone, 57 delle quali solo nelle ultime 24 ore.
In una dichiarazione, l'esercito israeliano ha annunciato di aver distrutto "più di 100 furgoni utilizzati per scopi terroristici in tutta la Striscia di Gaza" . In una dichiarazione, il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) ha annunciato che il suo ufficio a Rafah "è stato danneggiato da un proiettile esplosivo , nonostante fosse stato chiaramente segnalato e notificato a tutte le parti" .
L'esercito israeliano ha ammesso l'errore, dicendo di avere sparato su un edificio della Croce Rossa nella Striscia di Gaza, credendo di avere "identificato dei sospettati".
Questa mattina l'esercito israeliano ha comunicato di avere colpito nuovamente due basi militari nella Siria centrale, nella zona di Palmira. Si tratta di obiettivi già in precedenza attaccati e dei quali si è deciso di colpire le ''restanti capacità''.
Israele aveva già annunciato venerdì di aver preso di mira queste due basi. "L'esercito israeliano continuerà ad agire per eliminare ogni minaccia ai cittadini dello Stato di Israele", ha aggiunto l'esercito nella sua dichiarazione.
Dalla caduta di Bashar al-Assad, avvenuta a dicembre, Israele ha effettuato decine di attacchi contro siti militari appartenenti all'ex regime in Siria, sostenendo di voler impedire che l'arsenale cadesse nelle mani delle nuove autorità.