Il rial iraniano è sceso oggi al livello più basso della storia, perdendo oltre il 10% del suo valore da quando Donald Trump ha vinto le elezioni presidenziali negli Stati Uniti a novembre e annunciando nuove sfide per Teheran.
Secondo quanto affermato dai trader di Teheran, il rial è stato scambiato a 777.000 rial per dollaro, in calo rispetto ai 703.000 rial del giorno della vittoria di Trump.
In passato la Banca centrale iraniana ha inondato il mercato con valute forti nel tentativo di migliorare il tasso di cambio.
La moneta iraniana, il rial, al livello più basso della sua storia
In un'intervista con la televisione di Stato, ieri sera il governatore della Banca centrale Mohammad Reza Farzin ha detto che l'offerta di valuta estera sarebbe aumentata e il tasso di cambio sarebbe stato stabilizzato, aggiungendo che erano stati iniettati nel mercato valutario 220 milioni di dollari.
La valuta è crollata quando l'Iran ha ordinato, per oggi, la chiusura di scuole, università e uffici governativi a causa di una sempre maggiore crisi energetica, esacerbata dalle dure condizioni invernali. La crisi segue un'estate di blackout ed è ora aggravata da freddo intenso, neve e inquinamento atmosferico.
Nonostante le vaste riserve di gas naturale e petrolio dell'Iran, anni di sottoinvestimenti e sanzioni hanno lasciato il settore energetico impreparato ad affrontare picchi stagionali, provocando blackout a rotazione e carenze di gas.
Nel 2015, durante l'accordo nucleare dell'Iran con le potenze mondiali, il rial era a 32.000 per un dollaro. Il 30 luglio, giorno in cui il presidente riformista iraniano Masoud Pezeshkian prestò giuramento e iniziò il suo mandato, il tasso era di 584.000 per un dollaro.
L'economia iraniana è in difficoltà da anni a causa delle paralizzanti sanzioni internazionali imposte dal suo programma nucleare in rapido sviluppo, che ora arricchisce l'uranio a livelli prossimi a quelli utilizzati per le armi.
Pezeshkian, eletto dopo che a maggio un incidente in elicottero ha causato la morte del presidente intransigente Ebrahim Raisi, è salito al potere con la promessa di raggiungere un accordo per allentare le sanzioni occidentali.
Le tensioni tra le due nazioni restano ancora alte, 45 anni dopo la presa dell'ambasciata statunitense del 1979 e la crisi degli ostaggi durata 444 giorni che ne seguì. Prima della rivoluzione, il rial veniva scambiato a 70 per 1 dollaro.
L'Iran resta profondamente coinvolto nei conflitti in Medio Oriente che hanno sconvolto la regione, con i suoi alleati malconci, tra cui i gruppi militanti e i combattenti del suo autodefinito "asse della resistenza", come Hamas palestinese, Hezbollah libanese e i ribelli Houthi dello Yemen.