Si chiude domani, 5 giugno, presso l'Auditorium Testori di Palazzo Lombardia, l'iniziativa "Cyberbulling is not a game", portata avanti da Intred insieme alla Polizia di Stato con l'obiettivo di sensibilizzare i giovani sul fenomeno del cyberbullismo e promuovere un uso sano di internet.
Intred e Polizia di Stato: si chiude il tour educativo "Cyberbulling is not a game"
L'evento chiuderà il tour educativo che ha coinvolto diverse scuole secondarie di secondo grado lombarde, istruendo oltre un migliaio di studenti e studentesse sui rischi dell'uso della reta e coinvolgendoli nella realizzazione della "netiquette" ideata da Intred, un insieme di suggerimenti per creare un ambiente di gioco telematico più inclusivo.
Ospite speciale dell'evento conclusivo sarà lo youtuber Lorenzo Ostuni, in arte Favij, con interventi da parte di Paolo Mora, Direttore Generale dell’Assessorato all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, di Daniele Peli, Amministratore Delegato di Intred, della Professoressa Manuela Cantoia, docente di Psicologia Cognitiva, e di rappresentanti della Polizia Postale Lombardia
Simona Tironi, Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, ha commentato: “Accompagnare i nostri ragazzi e le nostre ragazze in un uso consapevole e responsabile della rete è una delle sfide educative più urgenti e delicate del nostro tempo. Credo profondamente che la scuola, insieme alle famiglie, debba essere un presidio di valori, un luogo in cui si impari non solo a utilizzare la tecnologia, ma a viverla con rispetto e responsabilità. Regione Lombardia è al fianco di chi lavora ogni giorno per costruire un ambiente digitale sicuro, inclusivo e libero da ogni forma di violenza. Sensibilizzare i più giovani, parlare il loro linguaggio e coinvolgerli attivamente significa investire nel loro futuro e nel futuro della nostra comunità. La rete può e deve essere uno spazio di crescita, di confronto e di libertà. Non di minaccia. Per questo voglio ringraziare Intred e la Polizia di Stato per l’impegno e la sensibilità dimostrati nel portare avanti questo importante progetto. Solo insieme possiamo costruire un cambiamento reale e duraturo”.
Manuela De Giorgi, Dirigente del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica - Polizia Postale Lombardia, ha dichiarato: “Il progetto, nato dalla sinergia fra Intred e Polizia di Stato con il patrocinio della Regione Lombardia, ha avuto inizio il 7 febbraio nella giornata nazionale contro il cyberbullismo e ha interessato numerose scuole in tutta la Lombardia promuovendo un messaggio forte e chiaro: “Cyberbullying is not a game”. Con il contributo del noto youtuber Favij, è stato infatti affrontato il tema del linguaggio sulle piattaforme di gioco e, più in generale, in tutte le interlocuzioni online. L’iniziativa ha visto il coinvolgimento diretto dei giovani internauti, veri protagonisti nella definizione di una nuova netiquette, ossia di un insieme di regole di comportamento orientate al rispetto, alla gentilezza e alla solidarietà. Tali regole rappresentano i principali presupposti per la creazione di un ecosistema digitale pluralista e inclusivo, capace di promuovere il dialogo e prevenire conflitti e manifestazioni di odio e intolleranza. La Polizia Postale - che tra i suoi principali obiettivi ha proprio la tutela dei minori sulla rete internet - nelle tappe regionali del tour ha incontrato oltre 1000 ragazzi, affrontando con loro i temi della sicurezza in rete, dei rischi insiti nella navigazione e delle possibili conseguenze, anche legali, delle azioni compiute online. Non si è trattato di lezioni tradizionali, in cui uno parla e tutti gli altri ascoltano, bensì di veri e propri confronti interattivi tra i cyberpoliziotti e i ragazzi i quali, con le loro testimonianze e il loro entusiasmo hanno determinato il successo dell’iniziativa, rendendo orgogliosa la Polizia di Stato di averne preso parte”.
Daniele Peli, Amministratore Delegato di Intred, ha concluso: “Per noi, aver portato la fibra ottica nelle scuole è stato un passo importante per garantire una connessione veloce e sicura agli studenti della Lombardia e così una didattica migliore, ma non basta. Riteniamo sia altrettanto cruciale fornire ai ragazzi gli strumenti per navigare in modo consapevole, riconoscere i rischi e proteggersi dai pericoli del mondo digitale. Con il progetto “Cyberbullying is not a game” abbiamo voluto affiancare alla tecnologia anche l’educazione, perché crediamo che la sicurezza online cominci dalla conoscenza e dalla consapevolezza. La nostra rete non è solo un’infrastruttura tecnologica, è un impegno concreto verso una società più sicura, inclusiva e rispettosa. In questo percorso ci siamo affiancati a partner istituzionali e accademici, come la Polizia di Stato e Regione Lombardia, per costruire un dialogo diretto con gli studenti, ascoltare le loro esperienze e offrire spunti di riflessione sul valore delle relazioni digitali. Siamo orgogliosi dei risultati raggiunti, della partecipazione attiva riscontrata in tutte le tappe del tour e della forte attenzione dimostrata dalle scuole coinvolte. Questo progetto rappresenta solo l’inizio di un impegno più ampio che intendiamo portare avanti anche in futuro, perché crediamo che il ruolo di un operatore come Intred non si limiti a fornire connettività, ma debba includere anche una responsabilità sociale verso i territori in cui opera e le comunità che li abitano”.