Il consumo di droghe illecite in Europa non mostra segni di arretramento. Al contrario, il quadro che emerge dalla Relazione europea sulla droga 2025, '' Tendenze e sviluppi pubblicata'' dall'EUDA (l'agenzia che segue e studia il fenomeno) delinea un panorama variegato, in cui l’offerta di sostanze resta alta, i consumi si consolidano o si diversificano, e le strategie di contrasto e riduzione del danno cercano di tenere il passo con un fenomeno perennemente cangiante.
Droga, Europa: il report 2025 fotografa un panorama complesso e in continua evoluzione
La relazione, aggiornata con i dati disponibili fino alla fine del 2024, raccoglie le informazioni provenienti da tutti i Paesi membri dell’UE, dalla Norvegia e dalla Turchia, fornendo una sintesi dettagliata della situazione europea. Secondo il report, la disponibilità di droghe illecite in Europa resta, elevata per tutte le principali sostanze. La cannabis resta la regina incontrastata delle droghe illecite in Europa. È la più diffusa, la più sequestrata e anche quella per cui si registrano i maggiori numeri in termini di richieste di trattamento.
Subito dopo la cannabis, la cocaina si conferma come la seconda sostanza più usata in Europa. L’offerta è stabile, ma aumentano i segnali di preoccupazione per la purezza crescente del prodotto in circolazione. Quanto agli stimolanti sintetici – tra cui anfetamina, metanfetamina e catinoni – il report segnala una presenza significativa e crescente. La comparsa di nuove molecole, la diversificazione dei canali di produzione e distribuzione, e l’aumento della richiesta di trattamenti indicano un settore in rapida evoluzione.
L’MDMA, legata alla cultura della nightlife, mantiene una diffusione episodica ma costante. Si consuma soprattutto in contesti ricreativi, con un rischio spesso sottovalutato: l’alta purezza di alcune partite sequestrate ha destato allarme, specie tra i consumatori occasionali o giovani.
L’eroina continua a rappresentare il più rilevante problema sanitario legato all’uso di oppioidi illeciti in Europa. Ma l’attenzione degli esperti si sposta sempre di più sui nuovi oppioidi sintetici, spesso estremamente potenti e difficili da intercettare. Il report segnala inoltre un numero impressionante di nuove sostanze psicoattive – tra cannabinoidi sintetici, nitazeni e catinoni – rilevate nel corso del 2023.
Alcune di queste, appena affacciatesi sul mercato, sono già associate a gravi intossicazioni o decessi.
Accanto alle droghe più note, l’EUDA rileva anche il consumo di sostanze come LSD, funghi allucinogeni, ketamina (di cui l'Italia sta diventando un polo), GHB e protossido di azoto. Quanto alla mortalità, il report documenta un numero significativo di overdose, in molti casi associate a polidrug use, ovvero l’assunzione combinata di più sostanze.