Sui mercati azionari si registra un Black Monday caratterizzato da un sell-off generalizzato.
Le principali cause delle vendite sull’equity sono:
- Le deludenti trimestrali pubblicate da alcuni big del settore tech come Alphabet, Intel e Amazon;
- I dati ben inferiori alle attese sul mercato del lavoro statunitense.
Proprio i dati macroeconomici di venerdì sul lavoro negli Stati Uniti sono stati particolarmente negativi. Il Bureau of Labor Statistics ha comunicato che, nel mese di luglio, i nuovi posti di lavoro creati sono stati solamente 114 mila ben inferiori alle attese e il tasso di disoccupazione è salito a sorpresa dal 4,1% al 4,3%.
Queste cifre macro, a nostro avviso, hanno aumentato i timori degli investitori su una possibile recessione negli Stati Uniti dopo un atteggiamento troppo “attendista” da parte della Federal Reserve in politica monetaria. In una nota la banca d’affari Goldman Sachs ha comunicato che ha aumentato le probabilità di recessione negli Stati Uniti nei prossimi 12 mesi dal 15% al 25%.
Crediamo che la Fed possa avere sottostimato gli effetti negativi di aver mantenuto i tassi di interesse su livelli elevati per lungo tempo. La Fed ha deciso di non seguire l’esempio di BCE e BoE, preferendo valutare ulteriori dati macroeconomici prima di procedere al primo taglio del costo del denaro. Non escludiamo che un prolungato periodo di instabilità sui mercati azionari possa spingere la Fed anche a convocare il FOMC (la commissione operativa) in un meeting straordinario per ridurre di 25 bps i tassi di interesse. La prossima riunione ordinaria del FOMC è prevista per il 17-18 settembre. A nostro avviso, in caso di mancata azione nei prossimi mesi e in caso di deboli dati macro su inflazione e occupazione in agosto, la Fed potrebbe procedere anche con un taglio di 50 bps del costo del denaro nella riunione di settembre. Ci aspettiamo una riduzione del livello dei tassi di interesse negli Stati Uniti di 100 bps entro la fine dell’anno.
Reazione dei mercati
Gli indici azionari sono in forte calo. La Borsa di Tokyo durante le contrattazioni intraday era arrivata a perdere più del 13%, un ribasso peggiore rispetto allo storico Black Monday del 1987. Molto negativi gli indici azionari statunitensi. L’indice tecnologico USA perde oltre 4 punti percentuali scendendo a 17670 punti, l’US 500 perde il 2,60% a 5204 punti. Male anche l’Europa con perdite superiore ai due punti percentuali.
Il sentiment risk-off sui mercati finanziari comporta vendite su azionario e acquisti su bond e asset safe heaven.
I rendimenti dei Treasuries a 10 anni sono scesi nelle ultime sessioni dal 3,90% al 3,74%. In Europa stesso andamento, in Italia i rendimenti del btp decennale sono scesi dal 3,65% al 3,60%.
Volatilità alle stelle
L’indice della volatilità VIX ha mostrato un balzo clamoroso da 25,40 a 36 per poi attestarsi a 30. Livelli così elevati dell’indice non si registravano dal novembre 2020.