Nelle contrattazioni odierne l'euro si è avvicinato al livello più alto degli ultimi sei mesi, dopo il maggiore rialzo giornaliero degli ultimi tre anni registrato il giorno prima, mentre gli investitori valutavano l'impatto dei dazi statunitensi.
Monete: l'euro corre verso i massimi degli ultimi sei mesi
Il dollaro statunitense è leggermente aumentato, mentre lo yen, considerato un bene rifugio, si è rafforzato verso il massimo degli ultimi sei mesi e i dollari australiano e neozelandese, sensibili al rischio, sono crollati.
Gli operatori hanno aumentato le scommesse sui tagli dei tassi d'interesse delle banche centrali, poiché prevedono che i dazi commerciali danneggeranno la crescita globali, prevedendo quattro tagli dei tassi di interesse di un quarto di punto da parte della Federal Reserve nel resto dell'anno e riducendo le probabilità di un ulteriore inasprimento dei tassi da parte della Banca del Giappone a 8 punti base.
L'indice del dollaro, che misura la valuta rispetto a un paniere di sei principali valute, è crollato ieri dell'1,9%, il suo peggior giorno da novembre 2022, ed è salito dello 0,05% nell'ultima sessione.
Ieri la Deutsche Bank ha messo in guardia dal rischio di una crisi di fiducia nel dollaro statunitense, con il rischio che spostamenti dei flussi di capitale potrebbero innescare movimenti disordinati delle valute.
Il dollaro ha toccato il minimo degli ultimi 6 mesi nei confronti del franco svizzero a 0,8521 e l'ultima volta è sceso dello 0,5% a 0,8548.
L'euro è salito dello 0,10% a 1,1064 dollari, dopo essere balzato ieri dell'1,8% (il suo più grande rialzo giornaliero da novembre 2022) fino a 1,1147 dollari, un livello che non si vedeva dal 30 settembre.
Mentre i mercati cinesi sono fermi per una festa nazionale, il dollaro è scivolato dello 0,5% a 7,2450 yuan nel commercio offshore, il minimo dal 20 marzo. Ieri era balzato fino allo 0,7% a un massimo di due mesi a 7,3485.
Il dollaro australiano, che spesso funge da proxy liquido per lo yuan, oltre a essere un barometro del sentiment di rischio, è sceso dell'1,36% a 0,6241 dollari. Analogamente, il dollaro neozelandese è crollato dell'1,26% a 0,5720 dollari.