In un contesto globale caratterizzato da molte sfide - cambiamento climatico, scenario geopolitico in continua evoluzione e aumento delle disuguaglianze sociali ed economiche, per citarne alcune – IKEA sta accelerando a livello globale il proprio impegno dando concretezza alla sua strategia “People & Planet Positive”, pensata in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) 2030 delle Nazioni Unite.
Il Report lanciato oggi testimonia come l’Azienda abbia continuato ad ampliare l’offerta di prodotti e soluzioni per facilitare l’adozione di abitudini più sostenibili da parte dei suoi visitatori, tra cui l’incremento del consumo di cibo plant based – per cui l’Italia è il primo Paese per vendite - la promozione di prodotti e servizi circolari, sempre più importanti per i clienti, così come un piano legato alla logistica dell’ultimo miglio per garantire le consegne a domicilio completamente a zero emissioni.
“Da sempre la visione che ci guida è quella di creare una vita quotidiana migliore per la maggioranza delle persone. Per questo ci impegniamo costantemente a rendere i nostri prodotti più accessibili e i nostri servizi più sostenibili. Con questo report vogliamo raccontare in modo chiaro e trasparente le iniziative chiave e i risultati più significativi della nostra strategia di sostenibilità, risultati che sono migliorati ulteriormente rispetto all’anno precedente. Non si tratta chiaramente di un punto di arrivo, ma di un punto di partenza per gli anni a venire, con l’obiettivo di fare sempre meglio” dichiara Laura Tondi, Sustainability Manager di IKEA Italia.
IKEA per le persone
Per IKEA, le persone sono al centro di ogni azione, a partire dai 7.871 co-worker presenti in Italia ai quali l’azienda desidera garantire pari opportunità in un ambiente di lavoro equo e rispettoso delle diversità, nella convinzione che ognuno abbia il diritto di essere valorizzato nella sua unicità. In IKEA Italia, il 47% delle posizioni manageriali è ricoperto da donne e quest’anno l’azienda ha mantenuto l’importante risultato dello 0% gender pay gap tra uomini e donne che ricoprono posizioni di pari valore.
Nel 2023 è stata inoltre introdotta una Policy dedicata alle persone Transgender riconoscendo a tutti i co-worker fino a sei settimane di permessi retribuiti per un periodo di tre anni. La stessa policy contiene linee guida per adottare un comportamento e un linguaggio condiviso e rispettoso della diversità.
Grazie al programma Employment Skills for Refugees, dal 2020 al 2023 IKEA Italia ha inoltre coinvolto 140 persone con lo status di rifugiato/a o richiedente asilo in percorsi di inserimento lavorativo. Questo progetto ha ricevuto per il terzo anno consecutivo il premio il riconoscimento “Welcome. Working for refugee integration” da parte di UNHCR Italia.
Creare un impatto sociale positivo vuol dire anche affrontare le sfide che nascono nelle comunità in cui l’azienda opera, lavorando insieme a partner locali e con il sostegno dei clienti che quotidianamente visitano IKEA, per garantire alla maggioranza delle persone una casa e un pianeta migliori. Nell’anno fiscale 2023 sono stati realizzati 70 progetti sociali in tutta Italia, nell’ambito del più ampio progetto “Un Posto da Chiamare Casa”. Inoltre ammontano a oltre 960.000 euro i fondi raccolti dalle associazioni ospitate negli store IKEA Italia e sono più di 4.500 i clienti che hanno supportato le iniziative di solidarietà.
Nell’anno fiscale 2023 sono stati inoltre implementati progetti d’imprenditoria sociale che hanno coinvolto donne appartenenti a fasce sociali deboli e persone con disabilità, favorendone l’inserimento lavorativo: tra gli esempi più virtuosi, quello del negozio di Pisa, che ospita in maniera stabile nel suo negozio il progetto “Sartoria Sociale” in collaborazione con la Arnera Cooperativa Sociale, Soc. Coop. Aforisma e ACLI Pisa, un laboratorio tessile in cui lavorano fianco a fianco professioniste e professionisti del cucito, operatori sociali e persone in difficoltà.
IKEA per il pianeta
A livello globale IKEA si impegna entro il 2030 a ridurre le emissioni assolute di gas serra del 50% rispetto all’anno di riferimento 2016 (baseline year) con l’obiettivo di raggiungere Net-Zero entro e non oltre il 2050. Questo obiettivo si allinea all’Agenda pero lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite e sarà raggiunto senza utilizzare meccanismi di compensazione del carbonio.
In Italia, nel 2023, il 100% dell’energia elettrica utilizzata nei negozi IKEA proviene da fonti rinnovabili; il 94% dei rifiuti generati è stato avviato a riciclo, con l’obiettivo di arrivare al 100% entro il 2030, e sono 129.000 le tonnellate di scarto di cibo evitate nel FY23 rispetto all’anno fiscale precedente grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Sono oltre 2 milioni le polpette risparmiate rispetto all'anno precedente grazie ai programmi per ridurre lo spreco alimentare nei punti vendita italiani.
La modalità di trasporto a zero emissioni è parte integrante del piano di sostenibilità a lungo termine di IKEA, che sta accelerando il percorso di transizione verso l’utilizzo di energia pulita, con una logistica dell’ultimo miglio che le consentirà di effettuare tutte le consegne a casa dei clienti in modalità zero emissioni. Sono 180 i veicoli elettrici attivi nelle aree di Milano, Roma, Padova, Brescia, Torino, Genova, Gorizia, Bologna, Pisa, Firenze, Napoli, Salerno e Bari.
La strategia di IKEA per aiutare il consumatore a vivere una vita più sostenibile si articola anche attraverso la possibilità di acquistare prodotti second hand a prezzi ancora più accessibili: nel solo 2023 sono stati 2,8 milioni gli articoli venduti, con un incremento del 33% rispetto all’anno precedente. Tutti i negozi IKEA d’Italia ospitano un Angolo della circolarità: oltre al ritiro e vendita di prodotti di seconda mano, vengono organizzate attività pensate perché i clienti possano imparare il riciclo, la riparazione e il riutilizzo dei prodotti IKEA.
In ultimo, non può mancare l’offerta FOOD. Dal 2015 IKEA Italia offre nei propri ristoranti, Bistro e Botteghe Svedesi piatti a base vegetale (hot dog e polpette, solo per citarne alcune) a un prezzo inferiore o allo stesso prezzo rispetto agli analoghi piatti a base di proteine animali. L’obiettivo è quello di portare l’offerta di plant based al 50% in tutti gli store entro il 2025.