Chissà se, nella raffica di numeri (non sempre molto aderenti alla realtà, come quando dilata a dismisura quelli relativi al surplus commerciale con Canada e Messico per giustificare le sue minacce), Donald Trump ha sott'occhio un sondaggio secondo cui quasi la metà dei danesi ritiene che gli Stati Uniti rappresentino una minaccia considerevole per il proprio Paese e la stragrande maggioranza è contraria all'annessione della Groenlandia da parte degli Stati Uniti.
Groenlandia: i danesi considerano gli Stati Uniti una minaccia
La ricerca di YouGov, di cui ha dato notizia The Guardian, arriva dopo settimane di tensione tra Danimarca, Groenlandia e Stati Uniti in seguito alle ripetute affermazioni di Donald Trump secondo cui intende assumere il controllo del territorio autonomo, che fa parte del regno danese.
L'isola artica, che ha una popolazione di 57.000 persone, gode di grande autonomia, anche se la Danimarca continua a controllare la sua politica estera e di sicurezza. L'interesse di Trump per la Groenlandia arriva in un momento di crescente slancio per il suo preesistente movimento indipendentista.
Il sondaggio condotto in Danimarca tra il 15 e il 22 gennaio su un campione di poco più di 1.000 persone ha rilevato che il 46% considerava gli Stati Uniti "una minaccia molto grande" o "una minaccia abbastanza grande" per il Regno.
Questa cifra è più alta di quella di chi ha dichiarato di considerare la Corea del nord o l'Iran una minaccia, di cui rispettivamente il 44% e il 40%. Ma la minaccia della Russia rimane considerevolmente più alta; l'86% degli intervistati ha dichiarato di considerare Mosca una minaccia.
Tra gli intervistati, il 78% ha affermato che si opporrebbe alla vendita della Groenlandia agli Stati Uniti, ma il 72% ha affermato che la decisione finale dovrebbe spettare alla Groenlandia e non alla Danimarca.
I risultati sono stati resi noti nella settimana in cui il primo ministro danese, Mette Frederiksen (in foto), ha visitato Berlino, Parigi e Bruxelles per consolidare il sostegno in merito alle minacce di Trump alla Groenlandia, dopo una chiamata presumibilmente "orrenda" con il presidente degli Stati Uniti.
Frederiksen ha affermato che l'Europa deve unirsi di fronte al cambiamento delle relazioni con gli Stati Uniti.
"Voglio assicurarmi che tutta l'Europa resti unita. Non solo in relazione al regno di Danimarca, ma anche più in generale", ha affermato, aggiungendo che ''tutti in Europa possono vedere che ora sarà una collaborazione diversa con gli Stati Uniti".
Trump ha affermato che gli Stati Uniti hanno bisogno del controllo della Groenlandia (così come del canale di Panama) per la "sicurezza economica" e ha descritto la proprietà e il controllo del territorio come una "necessità assoluta". La Groenlandia è da tempo nel suo radar come obiettivo di acquisto e nel 2019 ha confermato i resoconti secondo cui aveva esortato i suoi collaboratori a scoprire come gli Stati Uniti avrebbero potuto acquistarla, descrivendo una vendita come "essenzialmente un grande affare immobiliare".
Oltre al petrolio e al gas, anche la fornitura della Groenlandia di materie prime richieste per la tecnologia verde sta suscitando interesse da tutto il mondo, compresa la Cina.
Un sondaggio d'opinione pubblicato all'inizio di questa settimana ha rilevato che l'85% dei groenlandesi non desidera che l'isola diventi parte degli Stati Uniti. Il sondaggio del sondaggista Verian, commissionato dal giornale danese Berlingske, ha mostrato che solo il 6% dei groenlandesi era favorevole a diventare parte degli Stati Uniti, con il 9% indeciso.