Il fatto che l'Amministrazione Trump stia pensando di sospendere, sia pure temporaneamente, ma senza passare per l'approvazione del Congresso, l'habeas corpus ha provocato la reazione di giuristi oltre che di esponenti dei democratici.
Giustizia: l'Amministrazione Trump all'attacco dell'habeas corpus, insorgono i giuristi
Il principio dell'habeas corpus, risalente a secoli fa, garantisce a chiunque sia detenuto negli Stati Uniti il diritto di comparire di fronte a un giudice, di contestare le prove presentate a suo carico dal governo e di presentare una difesa.
Ma il vice capo di gabinetto della Casa Bianca, Stephen Miller, ne ha minimizzato l' importanza, suggerendo che l'amministrazione potrebbe decidere di sospenderlo unilateralmente. "È un'opzione che stiamo valutando attivamente", ha detto Miller ai giornalisti alla Casa Bianca. Per Steve Vladeck, professore di diritto costituzionale alla Georgetown University, citato dalla NBC, la dichiarazione di Miller è "folle sia dal punto di vista fattuale che legale", definendola "la dichiarazione più notevole (e notevolmente spaventosa) sui tribunali federali che credo abbiamo mai sentito da un alto funzionario della Casa Bianca".
Altri giuristi hanno fortemente contestato l'affermazione di Miller secondo cui il presidente potrebbe sospendere unilateralmente l'habeas corpus, termine latino che significa "che hai il corpo", osservando che l'articolo 1 della Costituzione, che descrive i poteri del Congresso, afferma: "Il privilegio del mandato di Habeas Corpus non può essere sospeso, a meno che in casi di ribellione o invasione la sicurezza pubblica non lo richieda".
Nel fine settimana, i repubblicani di spicco si sono in gran parte rifiutati di rispondere alle domande sulla minaccia di Miller. I democratici hanno sostenuto che l'amministrazione Trump sta usando la repressione dell'immigrazione per indebolire il potere della magistratura, aggirare le tradizionali garanzie legali e aumentare pericolosamente il potere del presidente.
"L'unico potere che non si può dare all'esecutivo è il potere di imprigionare arbitrariamente chi si oppone al regime", ha dichiarato il senatore democratico Chris Murphy, del Connecticut, durante un comizio democratico a Sarasota, in Florida. "Oggi potrebbe trattarsi di un immigrato salvadoregno o di uno studente straniero, ma domani saremo io o te. La discesa verso il dispotismo può essere scivolosa e rapida".
Il presidente Trump è stato personalmente coinvolto nelle discussioni con l'amministrazione sulla possibile sospensione dell'habeas corpus, ha riferito la CNN sabato . Sembra aver accennato alla questione in una dichiarazione ai giornalisti del 30 aprile.
"Esistono modi per mitigarlo, e alcuni molto efficaci", ha detto Trump. "C'è un metodo che è stato utilizzato da tre presidenti molto stimati, ma speriamo di non dover seguire questa strada".
Con ogni probabilità Trump si riferiva ad Abraham Lincoln e Andrew Johnson, che sospesero l'habeas corpus durante e dopo la guerra civile; a Theodore Roosevelt, che lo sospese in due province delle Filippine durante una ribellione nel 1905; e a Franklin Delano Roosevelt, che lo sospese alle Hawaii dopo l'attacco giapponese a Pearl Harbor.
La Corte Suprema e diversi giudici federali hanno recentemente stabilito che chiunque sia detenuto negli Stati Uniti, compresi i migranti, ha il diritto di comparire davanti a un giudice e presentare la propria difesa.
Miller ha definito i giuristi contrari alla sua ipotesi "una manciata di giudici marxisti" che stanno portando a termine "un colpo di stato giudiziario". Ha avvertito che la decisione dell'amministrazione di sospendere unilateralmente l'habeas corpus dipenderà dal fatto che i tribunali "facciano la cosa giusta".
Il giudice della Corte Suprema Antonin Scalia, un'icona conservatrice, ha concordato in un parere personale sul fatto che il potere di sospendere l'habeas corpus spetti esclusivamente al Congresso. Ha anche affermato che il potere esecutivo non può arrestare unilateralmente gli americani e trattenerli in "detenzione senza accusa", nemmeno in tempi di ribellione.
"Quando il Governo accusa un cittadino di aver intrapreso una guerra contro di esso, la nostra tradizione costituzionale è stata quella di processarlo presso un tribunale federale per tradimento o altro reato", ha scritto Scalia. "L'affermazione dell'Esecutivo sull'urgenza militare non è stata ritenuta sufficiente a consentire la detenzione senza accusa".