Giappone: la sconfitta della coalizione di governo trascina lo yen ai minimi degli ultimi tre mesi

Redazione

L'esito delle elezioni per il rinnovo della Camera, svoltesi ieri, hanno confermato le previsioni della vigilia, con i giapponesi che non hanno dato al partito del primo ministro Ishiba e al suo alleato Komeito la maggioranza assoluta. Un esito che in qualche modo gli economisti si aspettavano, come conseguenza, oltre che degli scandali che hanno travolto il Partito Liberal Democratico, anche dalla situazione stagnante dell'economia e dalla difficoltà delle famiglie davanti all'inflazione.

Giappone: la sconfitta della coalizione di governo trascina lo yen ai minimi degli ultimi tre mesi

Come conseguenza del voto, oggi lo yen ha toccato i minimi degli ultimi tre mesi, poiché gli investitori ritengono che la sconfitta della maggioranza uscente avrebbe rallentato la crescita dei tassi di interesse.
Il dollaro è salito fino all'1%, a un massimo di 153,88, il livello più debole dello yen da fine luglio. Lo yen è sceso l'ultima volta di circa lo 0,2% sul dollaro a 152,65, portando il calo di ottobre al 6,4%, il più grande di qualsiasi valuta G10.

Ora, davanti all'impossibilità per il Partito Liberal Democratico e per l'alleato Keomeito di formare da soli un governo e, quindi, di dovere cercare l'appoggio di altre formazioni politiche, per gli economisti è difficile che, in questo contesto, non si potrà avere un governo in grado di prendere decisioni forti in economia.
Shigeru Ishiba è stato il quarto primo ministro giapponese in poco più di quattro anni.