Comincia oggi, a Parigi, il processo a dieci persone accusate di avere postato in rete delle volgari frasi sessiste nei confronti di Brigitte Macron, moglie del presidente della Repubblica, da tempo bersaglio di illazioni sulla sua sessualità e il suo genere.
Francia, in dieci a processo per commenti volgari su Brigitte Macron: "Era un uomo alla nascita"
Il processo di oggi arriva dopo che lei e il presidente Macron hanno intentato una causa per diffamazione negli Stati Uniti alla fine di luglio, in relazione a una voce amplificata e ripetuta online secondo cui Brigitte Macron sarebbe stato maschio alla nascita.
L'affermazione, non supportata da alcuna evidenza, ha a lungo preso di mira la coppia presidenziale, insieme alle critiche sulla loro differenza di età di 24 anni (48 anni lui, 72 lei).
I dieci imputati - otto uomini e due donne, di età compresa tra i 41 e i 60 anni – , se condannati, rischiano fino a due anni di carcere.
Sono stati accusati di aver fatto numerosi commenti malevoli sul genere e la sessualità di Brigitte Macron, equiparando persino la sua differenza di età con quella del marito alla "pedofilia", secondo i pubblici ministeri.
La first lady francese ha presentato una denuncia nell'agosto 2024 che ha portato a un'indagine sulle molestie informatiche e sugli arresti nel dicembre 2024 e nel febbraio 2025. Tra gli imputati c'è Aurelien Poirson-Atlan, 41 anni, un pubblicista noto sui social media come "Zoe Sagan" e spesso legato ai circoli della teoria del complotto.
Tra gli imputati c'è anche una donna già oggetto di una denuncia per diffamazione presentata da Brigitte Macron nel 2022: Delphine J., 51 anni, un'autoproclamata medium spirituale che si fa chiamare con lo pseudonimo di Amandine Roy.
Nel 2021, ha pubblicato sul suo canale YouTube un'intervista di quattro ore con la giornalista indipendente Natacha Rey, sostenendo che Brigitte Macron, il cui nome da nubile è Trogneux, un tempo era un uomo di nome Jean-Michel Trogneux, il nome di suo fratello.
Le due donne sono state condannate a risarcire i danni a Brigitte Macron e a suo fratello nel 2024 prima che la condanna fosse annullata in appello. Da allora la first lady ha portato il caso alla più alta corte d'appello del paese.
Emerse già dopo l'elezione di Emmanuel Macron nel 2017, le affermazioni sono state amplificate dai circoli di estrema destra e dai teorici della cospirazione in Francia e negli Stati Uniti, dove i diritti dei transgender sono diventati una questione scottante al centro delle guerre culturali americane.
La coppia presidenziale ha intentato una causa per diffamazione negli Stati Uniti a luglio contro la podcaster conservatrice Candace Owens, che ha prodotto una serie intitolata "Becoming Brigitte", sostenendo che Brigitte Macron sia nata uomo. La coppia ha in programma di offrire prove "scientifiche" e foto che dimostrino che la first lady non è transgender, secondo il loro avvocato statunitense.
Molti di coloro che saranno processati a Parigi hanno condiviso i post dell'influencer. In uno, un imputato ha condiviso le affermazioni di "2.000 persone" pronte ad andare "porta a porta ad Amiens (la città natale della coppia presidenziale, ndr) per andare a fondo dell'affare Brigitte".
Anche altre donne di alto profilo nella sfera politica, tra cui l'ex first lady degli Stati Uniti Michelle Obama e l'ex vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris e l'ex premier neozelandese Jacinda Ardern, sono state bersaglio di disinformazione sul loro genere o sulla loro sessualità.