Il debito pubblico francese è salito a 3.303 miliardi di euro, alla fine del terzo trimestre del 2024, cioè il 113,7% del prodotto interno lordo. Il dato è stato fornito oggi dall'Istituto nazionale di Statistica e Studi economici. Il tetto è stato raggiunto ''partendo'' dai 1.200 miliardi di euro del 2007.
Francia: il debito pubblico varca la soglia dei tremila miliardi di euro
Dopo essere aumentato di 71,7 miliardi di euro in tre mesi, il debito dello Stato, degli enti locali e della previdenza sociale dovrebbe continuare a crescere per almeno cinque anni, stima Moody's nella sua ultima analisi della situazione francese. Nel 2027, secondo la previsione dell'agenzia di valutazione, dovrebbe rappresentare il 120% del Pil. Solo nel 2030 potrebbe iniziare la sua discesa, suggerisce l'agenzia di rating americana.
Nel 2025,lo danno per scontato gli economisti, il debito pubblico della Francia continuerà a crescere.
Peraltro, nel progetto di bilancio proposto dal governo Barnier e bocciato, lo Stato ipotizzava di spendere circa 140 miliardi di euro in più rispetto a quanto previsto in termini di entrate. L’assenza transitoria di un bilancio, sostituito almeno per qualche mese dalla ''legge speciale'', che copre l'ordinaria amministrazione, non può che aumentare questo divario, in assenza di misure proattive per aumentare le tasse o frenare la spesa pubblica.
A rendere ancora più complessa la situazione ci sono le conseguenze del ciclone Chino che, il 14 dicembre, ha devastato Mayotte, territorio d'Oltremare, nell'oceano indiano, che il primo ministro François Bayrou ha definito
''probabilmente la catastrofe naturale più grave nella storia della Francia da diversi secoli''.
Il disavanzo pubblico rischia, secondo diverse proiezioni, di attestarsi tra il 5,5% e il 7%, il che richiederà l'indebitamento di somme ancora più ingenti.