Nessuna sorpresa: la decisione della Federal Reserve di abbassare il suo tasso di interesse chiave di un quarto di punto percentuale era attesa e, oggi, a distanza di poche ore dalla sua ufficializzazione, prevale la cautela sulla prossimi mosse della Federal Reserve, relative ai tagli che affonterà nei prossimi anni, tenendo conto che l'inflazione si mantiene sopra la soglia-obietivo e la crescita economista si conferma solida.
La Fed abbassa il tasso di interesse, come da copione. Ma già si guarda ai tagli dei prossimi anni
Il Federal Open Market Committee ha tagliato il tasso di interesse sui prestiti overnight a un intervallo obiettivo del 4,25%-4,5%, riportandolo al livello in cui si trovava a dicembre 2022, quando i tassi erano in aumento.
Per gl analisti, con il taglio di 25 punti base, dalla Fed è giunto un chiaro segnale che nel 2025 metterà mani alla ''forbice'' solo per due volte e lo stesso schema dovrebbe ripetersi anche nel 2026 e 2027.
''Con l’azione di oggi, abbiamo abbassato il nostro tasso di riferimento di un intero punto percentuale rispetto al suo picco, e la nostra posizione politica è ora significativamente meno restrittiva - ha affermato il presidente Jerome Powell - . Possiamo quindi essere più cauti mentre prendiamo in considerazione ulteriori aggiustamenti al nostro tasso di riferimento”.
Definito il taglio dei tassi "scelta più rischiosa", ma "giusta", Powell ha detto che ''è stata una decisione più ardua, ma abbiamo deciso che era quella giusta''.
I mercati hanno immediatamente reagito, con il Dow Jones Industrial Average che ha chiuso in ribasso di oltre 1.100 punti mentre i rendimenti dei Treasury sono saliti alle stelle.
Il taglio è avvenuto nonostante il comitato abbia alzato la sua proiezione per la crescita del prodotto interno lordo per l’intero anno 2024 al 2,5%, mezzo punto percentuale in più rispetto a settembre. Tuttavia, negli anni successivi i funzionari prevedono che il PIL rallenterà fino alla sua proiezione a lungo termine dell′1,8%.
Altre modifiche al Riepilogo delle proiezioni economiche hanno visto il comitato abbassare il tasso di disoccupazione previsto per quest’anno al 4,2%, mentre l’inflazione complessiva e quella di fondo, secondo l’indicatore preferito dalla Fed, sono state aumentate rispettivamente al 2,4% e al 2,8%, leggermente superiori alla stima di settembre e all’obiettivo del 2% della Fed.
La decisione del comitato arriva mentre l’inflazione non solo si mantiene al di sopra dell’obiettivo della banca centrale, ma anche mentre la Federal Reserve di Atlanta prevede che l’economia crescerà a un tasso del 3,2% nel quarto trimestre e il tasso di disoccupazione si è attestato intorno al 4%.
Il futuro è comunque fortemente condizionato dall'impatto della politica fiscale del presidente eletto Donald Trump , che ha annunciato piani per tariffe, tagli fiscali ed espulsioni di massa, tutti fattori che potrebbero essere inflazionistici e complicare il lavoro della banca centrale.