Decine di cadaveri - il loro numero è ancora impreciso, anche se più fonti concordano nel dire che è molto elevato, comunque superiore a quaranta - sono stati scoperti dagli abitanti delle favelas di Rio de Janeiro che ieri sono state teatro di un'operazione anti-crimine della polizia.
Decine di morti per un'operazione anti-gang nelle favelas di Rio
Il recupero dei corpi, al quale non stanno collaborando le autorità, è in corso da parte degli abitanti delle favelas di Alemão e Penha, che si trovano in uno dei settori più poveri e violenti di Rio. Secondo l'ultimo rapporto ufficiale, diffuso martedì sera, l'operazione ha provocato 64 morti, 11 feriti, tra cui 8 agenti di polizia, e ha provocato 81 arresti.
I corpi, tutti di uomini, sono stati lasciati a terra, uno accanto all'altro, in una piazza del quartiere di Penha, sotto gli occhi dei passanti e dei giornalisti giunti sul posto. L'operazione di recupero, effettuata in aree boschive nelle vicinanze delle favelas, è stata condotta principalmente da donne, che cercavano i loro compagni, fratelli o figli. Secondo l'ultimo rapporto ufficiale, diffuso martedì sera, l'operazione ha provocato 64 morti, 11 feriti, tra cui 8 agenti di polizia, e ha provocato 81 arresti.
Il governo regionale non ha offerto dati su quanti corpi sono stati recuperati ieri. L'operazione ha mobilitato circa 2.500 agenti e mirava a eseguire 100 mandati di arresto per i membri del Comando Rosso, una delle principali bande di trafficanti droga del Brasile.
I narcotrafficanti hanno risposto bloccando diverse strade nella zona nord di Rio, regione povera dove è stata effettuata l'operazione. Le operazioni e i blocchi hanno portato a interruzioni del traffico su 100 linee di autobus e alla chiusura di dozzine di scuole e centri sanitari.
La situazione, oggi, sembra tranquilla, anche per quanto riguarda il traffico, ieri pesantemente condizionato dai blocchi istituiti dai malviventi per ostacolare l'arrivo degli agenti.