Economia
Successo record del Padiglione Italia per l’Expo 2025 di Osaka
Redazione

Si chiude con un bilancio straordinario l’avventura del Padiglione Italia all’Expo 2025 di Osaka. Sei mesi di attività che hanno trasformato la presenza italiana in Giappone in un laboratorio permanente di diplomazia economica, culturale e scientifica, capace di coniugare arte, tecnologia, sostenibilità e impresa in un’unica grande narrazione del “Sistema Paese”.
Successo record del Padiglione Italia per l’Expo 2025 di Osaka
Numeri straordinari: 791 eventi organizzati, 1 miliardo e 766 milioni di euro in contratti e investimenti annunciati o firmati, 7.500 rappresentanti di imprese italiane, giapponesi e internazionali coinvolti in incontri e tavoli di lavoro, oltre 1.300 delegazioni ufficiali ospitate, 61 milioni di visualizzazioni sui social media e più di 11.000 uscite sui media di tutto il mondo. Un risultato che consacra il Padiglione Italia come il più attrattivo di Expo 2025 e come piattaforma strategica per l’attuazione dell’Italy-Japan Action Plan 2024-2027.
Il Padiglione, vera e propria vetrina del Made in Italy, ha ospitato 210 eventi economici e 171 incontri B2B, diventando centro nevralgico di networking e di promozione industriale. Tra gli accordi di maggiore rilievo, spiccano i 200 milioni di euro di commesse acquisite in Giappone dal gruppo Danieli, i 6 milioni di euro investiti da Ebara Corporation nel sito vicentino di Gambellara, gli 80 milioni di NSG Group a San Salvo (Chieti) e i 50 milioni della DR Automobiles per lo stabilimento di Macchia d’Isernia, con 300 nuove assunzioni. A segnare un primato assoluto è stato anche l’investimento da 1,28 miliardi di euro annunciato da NTT Italia per un data center da 128 MW nell’area di Milano.
Ma l’Italia a Osaka non è stata solo economia. Con 410 eventi culturali, 184 spettacoli nel teatro del Padiglione e numerose collaborazioni artistiche, il nostro Paese ha primeggiato anche nella cultura. La rivista Esquire Japan ha definito il Padiglione Italia “il più alto esempio di cultura a Expo 2025”, mentre il Nikkei Trendy lo ha indicato come il più desiderato dai visitatori. Da Roberto Bolle & Friends alla Notte della Taranta, da Sanremo Giovani ai concerti di Elisa, Ligabue e Negramaro, l’Italia ha trasformato Osaka in un palcoscenico di creatività e passione.
Un successo che prosegue anche dopo la chiusura dell’Esposizione. L’Italia è infatti l’unica Nazione a continuare la propria presenza in Giappone con la mostra “Atlante Farnese and the Treasures of the Italy Pavilion”, in corso all’Osaka City Museum of Fine Arts fino al 12 gennaio 2026. In esposizione capolavori come l’Atlante Farnese, il Gonfalone della Giustizia del Perugino e due fogli inediti del Codice Atlantico di Leonardo Da Vinci, un ponte ideale tra Rinascimento e futuro.
A dare ulteriore prestigio al Padiglione è arrivato il Premio Innovazione del BIE per il progetto Docodemo Expo, grazie al quale 47 gruppi di bambini ricoverati negli ospedali pediatrici giapponesi hanno potuto visitare virtualmente il Padiglione attraverso robot mobili e tecnologie immersive. Un’iniziativa che ha reso concreto il valore dell’inclusione, parte integrante della filosofia italiana a Expo.
Sul fronte della sostenibilità, il Padiglione Italia ha ottenuto la certificazione UNI ISO 20121:2024 per la gestione sostenibile degli eventi e la conformità alla linea guida ISO/UNDP PAS 53002:2024, diventando precursore in materia di responsabilità ambientale e sociale. Il riconoscimento del gruppo RINA attesta l’impegno concreto del Commissariato Generale nel promuovere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, dall’uso di materiali ecocompatibili (SDG 15) alla valorizzazione dell’educazione e della ricerca (SDG 4), fino alla promozione dell’innovazione e della cooperazione internazionale (SDG 17).
Altissimo anche il livello delle relazioni istituzionali. Oltre alle 1.300 delegazioni ufficiali, il Padiglione ha ricevuto quattro visite della Famiglia Imperiale giapponese, tra cui quelle delle Principesse Tsuguko, Akiko, Hisako e Nobuko, quest’ultima protagonista del National Day italiano allo Shining Hat, evento sold out e primo del genere dopo quello del Giappone.
Le Regioni italiane hanno avuto un ruolo da protagoniste, con 18 partecipazioni su 20 grazie al coordinamento della Conferenza delle Regioni, trasformando settimanalmente il volto del Padiglione in un mosaico di identità territoriali, eccellenze e innovazioni. Un modello di cooperazione istituzionale che ha rafforzato l’immagine unitaria del Paese.
L’attività di diplomazia culturale e scientifica si è concretizzata anche in 19 accordi e memorandum d’intesa tra università, centri di ricerca e camere di commercio. Tra i più significativi: il partenariato tra la Regione Lombardia e la Prefettura di Osaka, l’intesa sull’idrogeno tra Associazione Italiana dell’Idrogeno e Jh2a, e gli accordi universitari tra La Sapienza, Ca’ Foscari, Università di Firenze, Siena, Genova e importanti atenei giapponesi.
La forza del Sistema Italia è emersa nella sinergia tra Presidenza del Consiglio, MAECI, ICE, Ambasciata d’Italia a Tokyo, Consolato a Osaka e Camera di Commercio Italiana in Giappone, con il contributo di un ampio partenariato pubblico-privato che ha coinvolto oltre cento tra istituzioni, enti e imprese. Tra gli sponsor principali figurano Eataly, Almaviva, EY, Bracco, Danieli, Enel, Eni, Leonardo e Moleskine, a testimonianza della varietà e della vitalità del tessuto produttivo italiano.
Non meno rilevante la dimensione sportiva, dal Giro d’Italia al format “Sport e design” di ADI, fino alla celebrazione della Giornata dello Sport Italiano del Mondo e alla riconsegna delle torce olimpiche e paralimpiche di Milano-Cortina 2026 alla Fondazione dedicata.
Il Padiglione Italia a Osaka resterà nella memoria collettiva come un progetto corale e visionario, dove le arti, la scienza e l’economia hanno raccontato un Paese capace di unire tradizione e innovazione. Non solo un successo di numeri, ma un successo di senso, quello di un’Italia che si presenta al mondo con fiducia, consapevolezza e identità. Un’Italia che, come recita il motto di Expo 2025, continua a “Disegnare il futuro per la vita”.