Salute

Da un esame oculistico, con l'IA, si potranno individuare i segnali di demenza

Redazione
 
Da un esame oculistico, con l'IA, si potranno individuare i segnali di demenza

Grazie ad una applicazione dell'Intelligenza artificiale, da un accertamento oculistico potrebbero essere colti i primi segnali di demenza. A lavorare su questo progetto sono dei ricercatori scozzesi, uniti nel team di ricerca Neur EYE, secondo i quali le fotografie scattate alla retina, nella parte posteriore dell'occhio, possono dare un'indicazione sulla salute del cervello e, utilizzando un software di intelligenza artificiale per analizzare le informazioni, gli scienziati potrebbero essere in grado di individuare i segni della malattia prima che si manifestino i sintomi.

Da un esame oculistico, con l'IA, si potranno individuare i segnali di demenza

Il team NeurEYE ha raccolto quasi un milione di scansioni oculari da ottici di tutta la Scozia, il più grande set di dati del suo genere al mondo, e con l'aiuto dell'intelligenza artificiale ha sviluppato un algoritmo in grado di valutare la salute dei vasi sanguigni nell'occhio, il che potrebbe indicare malattie neurodegenerative.

Il database creato dal team può essere applicato alle fotografie scattate durante gli esami oculistici di routine e potrebbe in seguito essere utilizzato dai medici per prevenire l'insorgenza di malattie o per diagnosticare condizioni in una fase molto più precoce di quella attualmente disponibile. I vasi sanguigni nell'occhio sono molto piccoli e sottili, il che significa che possono evidenziare eventuali patologie prima di altre parti del corpo. Secondo i ricercatosi, la retina contiene un'enorme quantità di informazioni ed è un barometro biologico della salute del nostro cervello.Una fotografia della retina può ora essere sfruttato per predire potenzialmente i cambiamenti del cervello in età adulta.

Secondo Dementia UK, la malattia colpisce una persona su 14 con più di 65 anni e una su sei con più di 80 anni.
Patologie come l'Alzheimer possono causare perdita di memoria, confusione o problemi di linguaggio e comprensione. Non esiste ancora una cura nota per la demenza, ma una diagnosi precoce può consentire ai pazienti di iniziare prima il trattamento e dare più tempo al paziente e a chi gli sta intorno per adattarsi e prepararsi al futuro.

  • villa mafalda 300x600
  • PP evolution boost estivo giugno 2024
Rimani sempre aggiornato sulle notizie di tuo interesse iscrivendoti alla nostra Newsletter
Notizie dello stesso argomento
Malattie rare: approvato negli Stati Uniti un primo farmaco per la sindrome di Prader-Willi
27/03/2025
Redazione
Malattie rare: approvato negli Stati Uniti un primo farmaco per la sindrome di Prader-Will...
Tumore al colon-retto, al via la campagna “Proteggi oggi il tuo domani”
26/03/2025
Redazione
Tumore al colon-retto, al via la campagna “Proteggi oggi il tuo domani”
Le microplastiche nelle gomme da masticare: una nuova fonte di contaminazione?
26/03/2025
Redazione
Le microplastiche nelle gomme da masticare: una nuova fonte di contaminazione?
Il boom dei prodotti proteici: innovazione e sostenibilità nel mercato alimentare
24/03/2025
Redazione
Il boom dei prodotti proteici: innovazione e sostenibilità nel mercato alimentare