Enel lancia il Piano Strategico 2025-2027 con una visione ambiziosa: consolidare la leadership globale attraverso investimenti sostenibili, innovazione e una solida remunerazione degli azionisti. Presentato alla comunità finanziaria dal CFO Stefano De Angelis, il piano punta su reti, rinnovabili e nuovi modelli di business, con obiettivi chiari di crescita e transizione energetica.
Rinnovabili: 12 miliardi per nuove capacità e acquisizioni
Il gruppo destina 12 miliardi di euro alle energie rinnovabili, confermando una strategia basata sull’espansione della capacità e sull’efficientamento degli impianti esistenti, anche attraverso acquisizioni brownfield. L’obiettivo è aggiungere 12 gigawatt di nuova capacità rinnovabile, con un mix tecnologico ottimizzato che comprende oltre il 70% di eolico onshore e tecnologie programmabili, come idroelettrico e batterie. Entro il 2027, Enel mira a raggiungere una capacità rinnovabile installata di circa 76 GW, consolidando la transizione verso un futuro energetico sostenibile.
Investimenti nelle reti: 26 miliardi, 16 miliardi in Italia
La spinta sulle reti rimane centrale, con un piano di investimenti pari a 26 miliardi di euro, di cui 16 miliardi destinati all’Italia. Questo intervento consentirà di migliorare la resilienza e la sostenibilità delle infrastrutture, contribuendo all’obiettivo di chiudere tutti gli impianti a carbone entro il 2027. Il gruppo stima che il 90% degli investimenti netti confluirà nella Regulated Asset Base (RAB), portandola dai circa 43 miliardi di euro del 2024 a 52 miliardi di euro entro il 2027.
Dividendi e flessibilità finanziaria: una strategia per gli azionisti
Enel soddisfa le aspettative del mercato con una revisione al rialzo della politica dei dividendi: la cedola per il 2024 sale da 0,43 a 0,46 euro per azione, con un payout massimo fino al 70% degli utili. Si prevede che l’EBITDA ordinario del gruppo raggiunga un valore compreso tra 24,1 e 24,5 miliardi di euro, mentre l’utile netto ordinario è stimato tra 7,1 e 7,5 miliardi di euro entro il 2027.
La riduzione del debito netto, con un rapporto debito/Ebitda sceso a 2,4 volte nel 2024, offre ulteriore margine per finanziare nuove acquisizioni e cogliere opportunità di mercato, mantenendo il rapporto a 2,5 volte entro fine piano. "La solidità finanziaria raggiunta consente al gruppo di supportare la crescita e massimizzare la remunerazione degli azionisti", si legge nella nota diffusa.
Innovazione e nuovi modelli di business
Nel piano 2025-2027, Enel prevede ulteriori miglioramenti in termini di efficienza e innovazione. L’obiettivo di risparmio passa da 1 miliardo del triennio precedente a 1,5 miliardi, grazie alla costituzione di due nuove NewCo: Gestione di asset di connessione: una società dedicata a consolidare gli asset di rete esistenti e futuri, ottimizzando manutenzione e costruzione; Data Center: modelli di business per il crescente settore dei Data Center, con offerte integrate di energia rinnovabile e soluzioni ottimizzate di connessione alla rete.
Queste iniziative, sebbene non incluse nel piano economico 2025-2027, rappresentano potenziali fonti di valore per il futuro. Nel giorno della presentazione del Piano Industriale 2025-2027Enel ha registrato una flessione dell'1,27%, chiudendo a 6,7 euro. Sebbene gli obiettivi annunciati siano risultati in linea con le attese del mercato e senza particolari sorprese, il piano ha comunque confermato la solidità della strategia aziendale, suscitando pareri generalmente positivi tra gli analisti. La società, guidata da Flavio Cattaneo, ha incrementato il piano di investimenti portandolo a 43 miliardi di euro, con una maggiore concentrazione sulle reti, che assorbiranno il 60% delle risorse, e sulle rinnovabili, che vedranno un aumento di capacità di 4 GW l’anno, includendo tecnologie idroelettriche e batterie. Anche l’area clienti beneficerà di un 6% degli investimenti. Sul piano geografico, l’Europa rimane centrale, con il 75% delle risorse allocate nella regione.
Un elemento chiave del piano è la revisione al rialzo della politica dei dividendi: il minimo garantito per azione è stato fissato a 0,46 euro, con un rendimento stimato del 6,8% sulla cedola del 2024. Anche il rapporto tra debito netto ed Ebitda si mantiene su livelli sostenibili, previsto a 2,5 volte entro la fine del piano. Nonostante la reazione negativa del titolo in Borsa, le case di investimento hanno espresso fiducia. Equita ha definito il piano coerente con la strategia già delineata e ha confermato una raccomandazione di acquisto con un target di 7,9 euro. Anche Intermonte, con un giudizio “Outperform” e target a 7,8 euro, e Banca Akros, che fissa l’obiettivo a 8 euro, hanno ribadito la loro visione positiva, sottolineando che gli obiettivi finanziari appaiono conservativi e in linea con le stime di mercato. In definitiva, il piano industriale rafforza il posizionamento di Enel su reti e rinnovabili, migliorando la remunerazione degli azionisti e mantenendo una gestione prudente del debito, elementi che contribuiscono a consolidare la fiducia degli analisti.
L’amministratore delegato Flavio Cattaneo ha dichiarato: "Le azioni manageriali dell’ultimo anno ci hanno permesso di raggiungere tutti gli obiettivi comunicati ai mercati, rafforzando la solidità finanziaria del gruppo. Possiamo così aprire un nuovo capitolo di crescita, con investimenti mirati su asset regolati e rendimenti prevedibili, accelerando la transizione energetica e migliorando ulteriormente redditività ed efficienza. Questo approccio ci consente di aumentare i dividendi e di cogliere nuove opportunità di business", confermando Enel guidata da una strategia che combina crescita sostenibile, innovazione e creazione di valore per azionisti e stakeholder.