Il concetto di “edificio intelligente” sta attraversando una trasformazione significativa. Non basta più essere semplicemente smart o sostenibili: la nuova generazione di immobili punta a creare spazi che favoriscano il benessere e l’aggregazione socio-culturale, trasformando uffici e ambienti condivisi in vere comunità. È quanto emerge da un’indagine condotta da Fervo, azienda italiana specializzata nella gestione immobiliare sostenibile.
Edifici intelligenti: la nuova frontiera mette al centro persone e comunità
L’Italia si conferma tra i paesi leader nello sviluppo di edifici di nuova generazione. Secondo stime del Politecnico di Milano, il mercato degli edifici “smart” raggiungerà nel 2024 un valore di 1,37 miliardi di euro, all’interno di un ecosistema di Internet of Things (IoT) complessivamente valutato 9,7 miliardi. Sul fronte della sostenibilità, il Paese è entrato nella Top 10 mondiale per certificazioni LEED, con 174 progetti e oltre 2,1 milioni di metri quadrati certificati secondo gli standard internazionali ambientali.
Alessandro Belloni, CEO di Fervo, sottolinea la direzione futura del settore: “Gli edifici intelligenti sono ormai una realtà consolidata e in forte espansione. Il prossimo passo dell’innovazione è rivolto alle persone e alle comunità che li abitano, generando valore sociale oltre che economico.”
Gli edifici intelligenti moderni non si limitano a ottimizzare comfort e produttività, ma mirano a promuovere il benessere degli occupanti e la socializzazione. Studi recenti evidenziano come gli spazi green possano migliorare la concentrazione, la produttività e contribuire alla riduzione di malattie e assenteismo. Un esempio concreto di questa evoluzione è rappresentato dal nuovo polo multifunzionale a Milano Nord, che integra uffici, retail, aree per eventi e strutture dedicate al benessere e alla sostenibilità. Il digitale riveste un ruolo centrale in questa trasformazione.
Oltre all’uso di sensori e digital twin per ottimizzare gli impianti, le nuove tecnologie combinano Intelligenza Artificiale e rilevazione intelligente della presenza. Questo approccio consente di misurare con un’accuratezza del 95% i tassi di occupazione, rendendo più efficiente la gestione dei flussi e degli spazi e migliorando l’esperienza degli utenti. L’adozione di modelli che uniscono sostenibilità, tecnologia e attenzione al benessere ha effetti tangibili sul mercato.
Secondo CBRE Global Workplace Solutions, nel primo trimestre 2024 i canoni degli uffici premium a livello internazionale risultavano mediamente superiori dell’84% rispetto a quelli non-premium. In Italia, i dati confermano una dinamica simile. A Roma, le transazioni per uffici hanno registrato nel 2024 un incremento dell’85% rispetto all’anno precedente, con gli uffici che rappresentano il 53% del totale. A livello nazionale, nel primo trimestre del 2025 il volume delle transazioni ha raggiunto 2,8 miliardi di euro, segnando una crescita del 128% rispetto allo stesso periodo del 2024.