Economia

L’Europa prepara la rivoluzione delle e-car economiche, auto elettriche da 15 mila euro per tutti

di Redazione
 
L’Europa prepara la rivoluzione delle e-car economiche, auto elettriche da 15 mila euro per tutti
La Commissione Europea si prepara a rivoluzionare il mercato della mobilità con un piano ambizioso che mira a rendere le auto elettriche finalmente accessibili a tutte le fasce della popolazione. Bruxelles sta infatti lavorando a un nuovo quadro normativo che permetterà la produzione e la vendita di auto elettriche compatte, leggere ed economiche, ispirate al modello delle kei-car giapponesi, vetture pensate per la città e per i brevi spostamenti quotidiani, con un prezzo di listino attorno ai 15.000 euro.

L’iniziativa nasce dall’urgenza di accelerare la transizione ecologica in un contesto in cui i costi elevati dei veicoli a batteria frenano ancora la domanda e mettono in difficoltà interi comparti industriali. Le nuove e-car avranno due o quattro posti, un equipaggiamento di sicurezza essenziale e una struttura ultraleggera, elementi chiave per contenere i costi di produzione senza sacrificare la funzionalità. L’idea è quella di bilanciare sicurezza e accessibilità, introducendo una regolamentazione specifica che consenta ai costruttori di realizzare modelli economici, destinati soprattutto all’uso urbano.

Secondo Stéphane Séjourné (nella foto), commissario europeo per l’Industria, l’obiettivo è portare sul mercato veicoli elettrici di piccole dimensioni con un prezzo compreso tra 15.000 e 20.000 euro, colmando il divario che oggi separa i consumatori dal segmento green. Attualmente, le auto elettriche in commercio costano in media tra 30.000 e 40.000 euro, una fascia di prezzo che rende la mobilità sostenibile ancora fuori portata per molte famiglie europee.

La Commissione ha fissato al 10 dicembre la presentazione ufficiale dei primi modelli e delle linee guida del progetto, in quella che si preannuncia come una tappa cruciale per il futuro dell’industria automobilistica europea. Il piano risponde anche alle richieste dei principali costruttori, tra cui Stellantis, e trova il sostegno di diversi governi nazionali, compreso quello italiano. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha più volte sottolineato come la produzione di auto elettriche compatte e accessibili rappresenti una priorità strategica sia per il rilancio industriale sia per il sostegno alle famiglie.

Le nuove regole europee, che modificheranno i criteri di omologazione per i veicoli elettrici, mirano a semplificare i processi produttivi, ridurre gli obblighi tecnici e promuovere una nuova generazione di city car a zero emissioni. In prospettiva, queste vetture potrebbero diventare il simbolo della mobilità sostenibile diffusa, in grado di combinare innovazione, inclusione economica e riduzione dell’impatto ambientale.

Se il progetto dovesse ottenere il via libera dei Paesi membri, l’Europa potrebbe così aprire una nuova fase dell’auto elettrica, non più riservata a una nicchia di mercato ma accessibile alla maggioranza dei cittadini, contribuendo in modo decisivo al raggiungimento degli obiettivi climatici e alla riduzione delle emissioni di CO₂.
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