Economia
Confindustria e Intesa Sanpaolo, 8 miliardi alle imprese marchigiane per innovazione, export e sostenibilità
Redazione

Un nuovo impulso alla crescita del tessuto produttivo delle Marche arriva dall’accordo siglato tra Confindustria e Intesa Sanpaolo, che destina 8 miliardi di euro alle imprese regionali per sostenere investimenti, innovazione, digitalizzazione e transizione sostenibile. L’iniziativa rientra nel programma nazionale congiunto da 200 miliardi fino al 2028, annunciato dal presidente di Confindustria Emanuele Orsini e dal CEO di Intesa Sanpaolo Carlo Messina, con l’obiettivo di accompagnare le aziende italiane nei processi di crescita in Italia e all’estero.
Confindustria e Intesa Sanpaolo, 8 miliardi alle imprese marchigiane
Nel corso dell’incontro ad Ancona, presso la sede di Confindustria Marche, la direttrice regionale di Intesa Sanpaolo per Emilia-Romagna e Marche, Alessandra Florio, e il presidente di Confindustria Marche, Roberto Cardinali, hanno illustrato agli imprenditori le nuove misure pensate per rilanciare la competitività del territorio. Il piano prevede interventi a sostegno di nuovi insediamenti produttivi, dell’ammodernamento di quelli esistenti e del rafforzamento della presenza internazionale delle imprese locali.
Alessandra Florio ha detto: “Grazie all’accordo con Confindustria mettiamo a disposizione delle imprese marchigiane 8 miliardi di euro per dare forza al tessuto produttivo e accelerare gli investimenti. Le aziende delle Marche sono dinamiche e rappresentano una componente essenziale delle filiere industriali italiane: vogliamo accompagnarle nella crescita con soluzioni di finanziamento dedicate, sostenibili e orientate ai mercati esteri”.
Roberto Cardinali ha sottolineato l’importanza strategica dell’intesa: “Le nostre imprese affrontano sfide decisive. Confindustria, insieme al sistema bancario, deve favorire investimenti e rafforzare la competitività. Otto miliardi per le Marche sono una grande opportunità per costruire un sistema industriale più forte, moderno e orientato al futuro”.
Il protocollo rinnova una collaborazione avviata nel 2009, che ha già generato 450 miliardi di euro di credito erogato al sistema produttivo italiano in quindici anni, contribuendo a sostenere migliaia di piccole e medie imprese anche nelle fasi economiche più complesse.
Le nuove direttrici di intervento puntano su modelli produttivi evoluti ad alto contenuto tecnologico, in particolare nei settori aerospazio, robotica, intelligenza artificiale e scienze della vita, con un forte accento sulla Transizione 5.0 e sull’economia circolare. L’accordo include anche un Piano per l’Abitare Sostenibile, volto a migliorare la mobilità dei lavoratori e l’attrattività dei territori industriali per i nuovi talenti.
Durante l’incontro, il Research Department di Intesa Sanpaolo ha tracciato uno scenario economico caratterizzato da una crescita globale più moderata nel 2025 rispetto agli anni precedenti, ma sostenuta in Italia da consumi e investimenti interni. Nelle Marche, l’andamento settoriale si conferma eterogeneo, con turismo, servizi e commercio all’ingrosso che mostrano segnali positivi, mentre manifatturiero e moda risentono del rallentamento dell’export, in calo del 3,3% nel primo semestre. In controtendenza i comparti cantieristico, metallurgico, gomma-plastica e agroalimentare, che trainano la ripresa locale.
Le imprese marchigiane dovranno quindi accelerare sul digitale, puntare sulla qualità e aprirsi a mercati a più alto valore aggiunto. L’accordo tra Confindustria e Intesa Sanpaolo fornisce strumenti concreti per rendere questi obiettivi raggiungibili, integrando credito, innovazione e formazione in una visione coordinata di lungo periodo.