Arrivano nuove linee guida per accertare lo stato di alterazione alla guida dopo l’assunzione di droghe, con una circolare congiunta dei ministeri dell’Interno e della Salute che precisa come sia punibile solo chi abbia assunto stupefacenti in un lasso di tempo prossimo alla guida e risulti ancora sotto l’influenza della sostanza, specificando che deve esserci una correlazione temporale diretta e una perdurante influenza capace di compromettere le abilità psico-fisiche del conducente.
Droghe e guida, cambiano le regole: punibile solo chi è ancora sotto effetto
Il chiarimento si inserisce nel quadro normativo del nuovo Codice della strada che ha introdotto una stretta sulle droghe, prevedendo sanzioni per la guida dopo assunzione indipendentemente dallo stato di alterazione psicofisica, ma la circolare afferma che occorre comunque dimostrare l’effettiva attualità dell’effetto della sostanza al momento della guida, così da non colpire indiscriminatamente anche soggetti che si trovino sotto trattamento medico.
Il ministero dei Trasporti precisa che nessuna disposizione smentisce le novità normative ma che l’elemento centrale resta il nesso stretto tra l’assunzione e il momento della guida, ribadendo che restano validi i test per certificare la presenza della sostanza, secondo quanto stabilito dalla direttiva dell’11 aprile che regola i controlli su strada.
Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha rimarcato la distinzione tra droghe e farmaci, anche cannabinoidi, a tutela di chi è sottoposto a terapia, ribadendo che l’obiettivo non è punire chi assume medicinali regolarmente prescritti.
Intanto, a riaccendere il dibattito è stato il caso seguito dal Tribunale di Pordenone, che ha coinvolto una donna risultata positiva agli oppiacei dopo un incidente, la quale ha riferito di aver assunto nelle 24-48 ore precedenti un ansiolitico e un farmaco a base di codeina, circostanza che ha spinto i giudici a sollevare davanti alla Corte costituzionale una questione di legittimità in merito alla nuova norma che, a loro giudizio, sanziona anche in assenza di effetti alteranti misurabili sulla capacità di guida.