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Dl Polizze catastrofali, via libera del Senato: imprese obbligate all'assicurazione, proroghe e polemiche

Redazione
 
Dl Polizze catastrofali, via libera del Senato: imprese obbligate all'assicurazione, proroghe e polemiche

Il Senato ha dato il via libera definitivo alla conversione in legge del decreto sulle polizze assicurative contro i rischi catastrofali, con 78 voti favorevoli, 53 astensioni e nessun contrario. La maggioranza ha votato a favore, mentre le opposizioni si sono astenute, come preannunciato in Aula. Il provvedimento, già approvato dalla Camera lo scorso 8 maggio, è ora legge. Il decreto, composto da due articoli, ridefinisce gli obblighi assicurativi per le imprese, prorogando i termini, specificando le modalità attuative e introducendo eccezioni e chiarimenti interpretativi alla normativa vigente.

Dl Polizze catastrofali, via libera del Senato: imprese obbligate all'assicurazione, proroghe e polemiche

Nel dettaglio: le medie imprese avranno tempo fino al 1° ottobre 2025 per stipulare le assicurazioni a copertura dei danni da calamità naturali. Le piccole e micro imprese avranno tempo fino al 31 dicembre 2025. Le grandi imprese dovevano stipulare l'assicurazione entro il 30 giugno 2025, con l'obbligo già pienamente in vigore dal 31 marzo scorso. Per accedere a benefici o fondi pubblici in caso di eventi calamitosi, le imprese dovranno dimostrare di essere in regola con la polizza. Il decreto specifica inoltre che gli immobili abusivi non rientrano nell'obbligo assicurativo, con alcune eccezioni. L'assicurazione rimane obbligatoria per gli immobili costruiti o ampliati con regolare titolo edilizio, gli edifici completati in epoche in cui non era ancora richiesto un permesso di costruire, e gli immobili già oggetto di sanatoria o con procedura di condono in corso.

Massimo Bitonci, sottosegretario al Ministero delle Imprese, ha commentato l'approvazione definitiva del decreto, di cui ha seguito l'iter parlamentare: "Il Senato ha dato il via libera definitivo al decreto legge che proroga l'obbligo di assicurazione contro i rischi catastrofali. Le nuove scadenze sono fissate al primo ottobre per le medie imprese e al 31 dicembre per le micro e piccole realtà produttive. La decisione nasce da un dialogo costruttivo con le associazioni datoriali, che avevano evidenziato difficoltà nell'adeguarsi ai termini iniziali. La maggiore adesione e la sinergia tra gli operatori contribuiranno a ridurre i costi delle polizze, offrendo a oltre 5 milioni di imprese un sistema assicurativo, basato su mutualità e solidarietà. L'obiettivo è ampliare le coperture e tutelare tanto il tessuto produttivo quanto il patrimonio privato. Con questo intervento coraggioso si rafforza la resilienza del sistema economico nazionale in un contesto segnato da eventi climatici sempre più frequenti e impattanti. Assicurare le imprese non vuol dire escludere gli investimenti in prevenzione del dissesto in corso e futuri, ma anche attraverso la riassicurazione Sace e l'impegno del governo, rispondere alle esigenze di ristoro in caso di eventi eccezionali. Ritengo comunque necessario e urgente che, durante il periodo della proroga, venga instaurata una proficua collaborazione con le compagnie assicurative, ministero ed Ivass, per dare certezza e risposte concrete ai dubbi delle categorie datoriali e delle nostre imprese."

Anche il senatore di Fratelli d'Italia e componente della Commissione VIII, Giorgio Salvitti, ha ribadito la necessità del provvedimento: "Il 95% dei Comuni italiani è a rischio idrogeologico. Il 40% del territorio nazionale è classificato in area delle ad elevato rischio sismico. Ogni anno gli eventi estremi provocano danni per circa sette miliardi di euro. Per questo il provvedimento sull'assicurazioni catastrofali è necessario e indispensabile per evitare di far pesare sulle casse dello Stato tutto il costo necessario ad affrontare l'emergenza e il post-emergenza. Proprio come accade in tante nazioni europee che hanno da tempo previsto l'obbligatorietà delle polizze assicurative. Una scelta che porterà inevitabilmente anche a un calo dei costi per l'assicurato e che non era più rinviabile."

Non sono mancate, tuttavia, le polemiche da parte dell'opposizione. La senatrice AVS dei Verdi - Alto Adige/Südtirol, Aurora Floridia, del Gruppo per le Autonomie, ha espresso una dura critica: "Con il DL Polizze, approvato oggi dal Senato, il Governo scarica sulle imprese i costi della crisi ambientale. Dopo quasi tre anni, l'unica risposta del Governo all'emergenza climatica è far ricadere sulle spalle di piccole e medie imprese, artigiani e territori più vulnerabili gli effetti della propria inazione. Da oggi tutte le imprese saranno obbligate a stipulare un'assicurazione contro i danni causati da calamità naturali. Un obbligo imposto senza alcun supporto concreto, dopo un decreto bollette che non ha previsto nemmeno un euro di aiuti per le imprese colpite dal caro energia. Nel frattempo, nessun piano di prevenzione. Nessun fondo mutualistico, nessun incentivo, nessuna strategia nazionale di adattamento climatico. Nessun investimento serio nella protezione civile. La legge quadro sul clima giace da tempo in commissione, dimenticata. Si introducono solo obblighi, sanzioni e costi. È come multare un agricoltore per la siccità…dopo avergli tolto l'acqua. Semplicemente assurdo."

 Sulla stessa linea il senatore del Pd, Silvio Franceschelli, che ha annunciato l'astensione in Aula: "Non si deve far fare alle imprese quello che deve fare lo Stato con norme semplici e adeguate. Il ricorso a strumenti amministrativi costosi per milioni di microimprese, persone che faticano dal mattino alla sera per portare un pezzo di pane a casa, non può gravare sulle loro spalle, chiedendogli un ulteriore gabella. Questo non va bene. Oggi non ci sono più risorse per mettere in sicurezza i nostri territori, che non si mettono in sicurezza con una polizza assicurativa che dovrebbe sostituirsi alla politica."

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