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“Cybersecurity, la nuova sfida delle utility”: investimenti pari a 670 milioni

Redazione
 
“Cybersecurity, la nuova sfida delle utility”: investimenti pari a 670 milioni

Nel corso del Forum “Cybersecurity, la nuova sfida delle utility”, organizzato da Utilitalia insieme a istituzioni, operatori ed esperti del settore, sono stari presentati i dati della survey KIC (Key Indicator Cybersecurity), che mostrano come la spesa media delle utility italiane per la cybersecurity sia triplicata in un solo anno, raggiungendo nel 2024 lo 0,94% del fatturato complessivo delle aziende, pari a circa 670 milioni di euro.

“Cybersecurity, la nuova sfida delle utility”: investimenti pari a 670 milioni

All’evento hanno partecipato, tra gli altri, il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin e il Direttore Generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, Bruno Frattasi.

Utilitalia ha stimato che il solo settore idrico, in un contesto di forte evoluzione digitale, ha un fabbisogno annuale di investimenti in cybersicurezza pari a circa 40 milioni di euro. Una strategia efficace richiederebbe un cambio di paradigma verso un modello resiliente e preventivo, in linea con la Direttiva NIS2 — che interesserà oltre 2.500 soggetti nel solo settore energetico italiano.

Le azioni indicate dalla Federazione: sul piano tecnico, serve un approccio integrato che superi la separazione tra sicurezza IT e OT e rafforzi la collaborazione tra utility e istituzioni nazionali; dal punto di vista regolatorio, la Direttiva NIS2 deve tradursi in norme operative che incentivino la cybersecurity; sono necessari prioritari investimenti proattivi in tecnologie avanzate — in particolare intelligenza artificiale e machine learning — per la rilevazione precoce delle anomalie; importante lo sviluppo delle competenze con programmi di formazione continua estesi a tutti i dipendenti e al management.

Il presidente di Utilitalia, Luca Dal Fabbro (in foto), ha così commentato: “Nel contesto dell’evoluzione digitale delle utility la sicurezza informatica è diventata una priorità strategica. A quella del climate change, che da anni identifichiamo come la principale sfida del prossimo futuro per le imprese di acqua, rifiuti ed energia, si affiancherà quella della cybersicurezza. Le utility dovranno da un lato aumentare gli sforzi nella digitalizzazione per innalzare il livello dei servizi erogati e, al contempo, incrementare la capacità di difendersi dal fenomeno dei cyber attack”.

“L’adozione" - ha aggiunto - "di un approccio strategico alla difesa cyber che combini cooperazione istituzionale, investimenti in tecnologie avanzate e lo sviluppo di competenze umane, è l’unica via per garantire la resilienza del settore utility e la continuità dei servizi ai cittadini, trasformando la sfida della cybersicurezza in un vantaggio competitivo per il nostro Paese”.

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