Le azioni delle società giapponesi legate al turismo e al commercio al dettaglio sono crollate dopo che la Cina ha intimato ai suoi cittadini di non recarsi nel Paese, mentre Tokyo e Pechino restano bloccate nella disputa su Taiwan.
Le tensioni politiche tra Tokyo e Pechino affossano il mercato azionario giapponese
Il primo ministro giapponese Sanae Takaichi, che ha sempre criticato aspramente la Cina e le sue attività militari nella regione, ha suggerito questo mese che Tokyo potrebbe intraprendere un'azione militare se Pechino attaccasse Taiwan.
Le azioni dei grandi magazzini giapponesi hanno subito un duro colpo: la società madre delle catene Mitsukoshi e Isetan è crollata di quasi il 12%. Anche altri marchi noti, come la società di cosmetici Shiseido, hanno subito un forte calo.
La Cina si è sempre classificata tra le principali fonti di turisti in visita al Giappone.
Le azioni della catena di grandi magazzini Takashimaya e del proprietario della catena di moda mondiale Uniqlo hanno chiuso in ribasso di oltre il 5%.
Anche le compagnie aeree Japan Airlines e ANA Holdings hanno registrato un calo.
Le azioni di Oriental Land, la società di parchi a tema che gestisce il resort Tokyo Disney, hanno chiuso la giornata in ribasso del 5,8%.
Ieri sera il governo cinese ha esortato i suoi cittadini a riconsiderare l'idea di studiare in Giappone, citando i rischi per la loro sicurezza e l'aumento dei crimini contro i cinesi.
Il Ministero dell'Istruzione cinese ha inoltre invitato gli studenti già residenti in Giappone a monitorare attentamente la situazione della sicurezza.
Secondo un sondaggio del governo giapponese, l'anno scorso più di 100.000 studenti cinesi erano iscritti a istituti scolastici in Giappone.
Sempre nel fine settimana, le compagnie aeree cinesi, tra cui China Southern Airlines, China Eastern Airlines e Air China, hanno offerto rimborsi per i voli verso il Giappone.
Il 7 novembre Takaichi ha dichiarato al parlamento giapponese: "Se ci sono navi da guerra e l'uso della forza, indipendentemente da come la si pensi, potrebbe rappresentare una situazione che mette a repentaglio la sopravvivenza".
"Situazione che minaccia la sopravvivenza" è un termine legale previsto dalla legge sulla sicurezza del Giappone del 2015, che si riferisce al caso in cui un attacco armato contro i suoi alleati rappresenti una minaccia esistenziale per Tokyo.
In una situazione del genere, le forze di autodifesa giapponesi possono essere chiamate a rispondere alla minaccia.
Taiwan si trova a poco più di 100 km (62 miglia) a sud dell'isola giapponese più vicina.
Un sondaggio dell'agenzia di stampa Kyodo pubblicato domenica suggerisce che l'opinione pubblica giapponese è divisa sulla possibilità che il Paese eserciti il proprio diritto all'autodifesa nel caso in cui Pechino attacchi Taiwan.
Domani, intanto, potrebbero esserci dei colloqui tra delegazioni dei due Paesi.