I mercati della regione Asia-Pacifico hanno mostrato oggi chiari segnali di nervosismo, nell'attesa di capire come potrebbero cambiare le merci importate sulle quali il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha deciso di imporre tariffe. A registrare una giornata pesante sono stati gli indici principali della borsa di Hong Kong.
Borse: i mercati asiatici mostrano segnali di nervosismo
L’Hang Seng è sceso dell′1,79%, mentre l’Hang Seng Tech è crollato del 2,91%. Nel frattempo, l’indice CSI 300 della Cina continentale ha ridotto le perdite, attestandosi su valori stabili. L’indice Kospi della Corea del Sud ha perso lo 0,60% in un contesto di contrattazioni instabili, mentre il Kosdaq delle società a piccola capitalizzazione è sceso dell′1,31%.
In Australia, il S&P/ASX 200 ha chiuso la giornata invariata a 7.942,50, nell'attesa delle comunicazioni, sull'andamento dei conti dello Stato, del ministro del Tesoro, Jim Chalmers. L’ indice di riferimento giapponese Nikkei 225 ha guadagnato lo 0,54% nell’ultima ora, mentre l’indice Topix più ampio è aumentato dello 0,30%.
L’indice di riferimento indiano Nifty 50 è cresciuto dello 0,23%, mentre il più ampio BSE Sensex ha guadagnato lo 0,34%. I futures statunitensi hanno registrato un leggero calo dopo che i tre principali indici di Wall Street hanno registrato guadagni durante la notte .
Il Dow Jones Industrial Average è balzato di 597,97 punti, ovvero dell′1,42%, chiudendo a 42.583,32. L’ S&P 500 è salito dell′1,76% e ha chiuso a 5.767,57, mentre il Nasdaq Composite, fortemente orientato alla tecnologia, ha guadagnato il 2,27% attestandosi a 18.188,59.
Le azioni di Tesla , in calo per nove settimane consecutive, sono salite di quasi il 12%, aggiungendosi ai guadagni di venerdì. Meta Platforms e Nvidia sono salite di oltre il 3%