Economia
Borse: le tensioni geopolitiche internazionali pesano sui mercati
Redazione
L'innalzamento della tensione nella guerra tra Ucraina e Russia, con Kiev che ha avuto via libera nell'utilizzo di missili a lungo raggio, ha avuto ripercussioni sui mercati asiatici, con le azioni per lo più in ribasso.
In Giappone, il Nikkei 225, il principale indice della borsa di Tokyo, è scivolato dello 0,5% a 38.242,35 dopo che il Ministero delle Finanze ha segnalato che il Paese ha registrato, per il quarto mese consecutivo, un deficit commerciale.
La banca centrale cinese ha annunciato che manterrà invariati i tassi di prestito di riferimento dopo aver tagliato il tasso di prestito a un anno al 3,1% in ottobre. L'Hang Seng di Hong Kong è sceso dello 0,1% a 19.641,05, mentre lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,6% a 3.364,54.
L'australiano S & P/ASX 200 australiano è sceso dello 0,5% a 8.330,70. Il Kospi sudcoreano ha guadagnato lo 0,7% a 2.488,83.
Ieri l'S & P 500, recuperando da un -0.7% ad inizio di seduta, è salito dello 0,4% a 5.916,98. Stesso andamento per il Nasdaq Composite che, dopo un inizio incerto, ha guadagnato l'1% a 18.987,47.
In calo invece il Dow Jones Industrial Average, scivolato dello 0,3% a 43.268,94.
Le preoccupazioni sul conflitto tra Ucraina e Russia hanno spinto gli investitori verso i titoli del Tesoro USA, considerati tra gli investimenti più sicuri al mondo. L'aumento dei loro prezzi ha a sua volta abbassato i loro rendimenti e il rendimento dei Treasury a 10 anni è sceso al 4,39% dal 4,41% di lunedì sera.
Anche l'oro è cresciuto dello 0,6% e ha recuperato parte delle perdite subite dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitensi.
Nelle altre contrattazioni di mercoledì mattina, il petrolio greggio statunitense di riferimento è sceso di 3 centesimi a 69,21 dollari al barile nelle contrattazioni elettroniche sul New York Mercantile Exchange.
Il greggio Brent, lo standard internazionale, ha ceduto 5 centesimi, attestandosi a 73,26 dollari al barile.