Dopo che, negli Stati Uniti, l'S&P500 e Nasdaq sono tornati giù, dopo avere toccato livelli record, i mercati asiatici e del Pacifico hanno cominciato la settimana di contrattazioni quasi tutti sotto un segno positivo.
Borse: l'inizio della settimana di contrattazioni vede i mercati asiatici quasi tutti in rialzo
Il Nikkei 225, principale indice della borsa di Tokyo, ha guadagnato lo 0,8% a 43.714,31, mentre l'Hang Seng di Hong Kong ha aggiunto lo 0,1% a 25.291,42. Bene anche lo Shanghai Composite, balzato dell'1% a 3.732,44.
L'indice australiano S&P/ASX 200 ha raccolto lo 0,2% a 8.959,30. Il Kospi sudcoreano ha invece risentito delle forti vendite del titolo Samsung Electronics (arretrato del 2,2%) , perdendo l'1,5% a 3.177,28. SK Hynix ha perso il 3,3% poiché gli investitori sono preoccupati per la possibilità di ulteriori dazi statunitensi sui chip per computer.
Mentre crescono le aspettative di un taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, nella prossima riunione di settembre, l'attenzione è rivolta al tradizionale appuntamento annuale dei banchieri centrali a Jackson Hole, nel Wyoming, da cui avere indizi sulle prossime scelte della Fed.
Un rapporto di venerdì ha detto che gli acquirenti hanno aumentato la loro spesa presso i rivenditori statunitensi il mese scorso, mentre un altro ha detto che la produzione nello stato di New York è cresciuta inaspettatamente. Un terzo ha detto che la produzione industriale in tutto il paese si è ridotta il mese scorso, quando gli economisti si aspettavano una crescita modesta.
L'ennesimo rapporto ha suggerito che il sentiment tra i consumatori statunitensi sta peggiorando a causa delle preoccupazioni per l'inflazione, quando gli economisti si aspettavano di vedere un leggero miglioramento.
Venerdì, l'S&P 500 è sceso dello 0,3%. Il Dow Jones Industrial Average è salito dello 0,1%. Il Nasdaq Composite è sceso dello 0,4%.
Nelle prime ore di oggi, il greggio di riferimento degli Stati Uniti è salito di 24 centesimi a 63,04 dollari al barile, mentre il Brent, lo standard internazionale, è salito di 16 centesimi a 66,01 dollari al barile.
Il dollaro statunitense è salito a 147,41 yen giapponesi da 147,18 yen. L'euro oggi vale 1,1705 dollari, da 1,1703 dollari.