Economia

Banca d’Italia, meno sportelli ma più accesso digitale, le famiglie italiane sempre più connesse ai servizi finanziari

Redazione
 
Banca d’Italia, meno sportelli ma più accesso digitale, le famiglie italiane sempre più connesse ai servizi finanziari

Negli ultimi quindici anni la geografia bancaria italiana è cambiata radicalmente. Tra il 2008 e il 2022 il numero di sportelli bancari si è ridotto di circa il 40%, con una contrazione più marcata nel Nord del Paese e un’accelerazione a partire dal 2015. Eppure, secondo la Nota di stabilità finanziaria e vigilanza n.47 pubblicata dalla Banca d’Italia, questo processo di razionalizzazione non ha penalizzato l’accesso delle famiglie ai servizi finanziari, al contrario, la quota di nuclei con almeno un deposito presso un intermediario bancario o postale è salita al 97% nel 2022, contro l’89% del 2006.

Banca d’Italia, meno sportelli ma più accesso digitale, le famiglie italiane sempre più connesse ai servizi finanziari

Il calo degli sportelli è stato compensato da un lato dall’ampliamento della rete postale, oggi circa tre sportelli postali ogni cinque bancari, e dall’altro dalla crescente diffusione dei canali digitali. Nel 2022, oltre il 57% dei clienti ha utilizzato almeno una volta servizi bancari online, e il 62% degli adulti ha avuto accesso remoto a prodotti o operazioni finanziarie. Una tendenza sostenuta anche dal forte aumento dei bonifici telematici e telefonici, che hanno raggiunto l’88% del totale (dal 54% nel 2012).

La transizione digitale, osserva Bankitalia, non ha avuto effetti negativi neppure nei territori più fragili. Solo il 2,7% dei comuni italiani non dispone di uno sportello bancario o postale, e la popolazione interessata rappresenta appena lo 0,2% del totale nazionale. Il ruolo delle poste è risultato decisivo nel mantenere un presidio fisico soprattutto nel Mezzogiorno, dove la carenza di sportelli si accompagna spesso alla mancanza di altri servizi essenziali.

Le differenze più evidenti si registrano nell’uso delle tecnologie, nel 2022, infatti, solo il 25% delle famiglie con capofamiglia over 65 ha utilizzato strumenti digitali per accedere ai servizi finanziari, contro il 66% delle famiglie più giovani. Tuttavia, quasi il 60% della fascia 51-64 anni ha già integrato il canale digitale nelle proprie abitudini, segno di un graduale superamento del divario generazionale.

Il rapporto sottolinea infine come la digitalizzazione dei servizi bancari, unita alla crescita dell’e-commerce e dei pagamenti elettronici, abbia modificato in profondità le abitudini economiche delle famiglie italiane, contribuendo a un sistema finanziario più accessibile, efficiente e diffuso.

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