Economia

Banca d’Italia: un modello innovativo per i pagamenti istantanei transfrontalieri

Redazione
 
Banca d’Italia: un modello innovativo per i pagamenti istantanei transfrontalieri
La Banca d’Italia ha pubblicato il nuovo numero della collana “Mercati, infrastrutture, sistemi di pagamento”, dedicato a una delle sfide più complesse della finanza globale: l’interoperabilità tra i sistemi di pagamento istantanei. Il paper, intitolato “Una soluzione di interoperabilità tra sistemi di pagamento istantanei per pagamenti transfrontalieri e cross-currency”, firmato da Domenico Di Giulio, Vitangelo Lasorella e Pietro Tiberi, propone un approccio innovativo per superare i limiti che oggi impediscono ai pagamenti in tempo reale di estendersi oltre i confini nazionali.

Banca d’Italia: un modello innovativo per i pagamenti istantanei transfrontalieri

Gli attuali sistemi di pagamento istantaneo (Instant Payment Systems, IPS) permettono la regolazione immediata delle transazioni, ma operano quasi esclusivamente su base domestica. L’obiettivo dello studio è creare una rete interconnessa di sistemi autonomi ma interoperabili, in grado di consentire pagamenti istantanei anche tra giurisdizioni e valute diverse, mantenendo la rapidità e la trasparenza tipiche delle operazioni interne.

Elemento distintivo della proposta è l’assenza di un hub centralizzato, il modello non prevede una singola infrastruttura di controllo, ma promuove una struttura decentralizzata basata su un protocollo standardizzato e su un adattatore, o gateway, capace di tradurre e instradare i messaggi tra i diversi sistemi. In questo modo, gli IPS potrebbero dialogare direttamente, sfruttando connessioni bilaterali già esistenti e trasformandole in una rete distribuita e resiliente.

L’approccio proposto rappresenta una svolta tecnica e strategica per l’evoluzione dei pagamenti istantanei
. Riduce la complessità delle infrastrutture centralizzate, valorizza gli investimenti già effettuati nei sistemi nazionali e consente di mantenere la piena sovranità normativa e operativa delle singole autorità monetarie. In particolare, il modello introduce un protocollo di interoperabilità che assicura la sincronizzazione delle transazioni tra diversi sistemi e definisce regole per il riutilizzo dei collegamenti di rete, minimizzando la necessità di nuovi investimenti tecnologici.

Il documento evidenzia inoltre le potenzialità dell’automazione nei processi di foreign exchange, grazie all’uso di “liquidity pool” integrati nei sistemi interconnessi, capaci di gestire in tempo reale la conversione valutaria senza compromettere la velocità dell’operazione. Questo aspetto apre la strada a un’infrastruttura di pagamenti globali più fluida, trasparente e inclusiva.

La soluzione della Banca d’Italia si inserisce nel quadro delle iniziative internazionali del G20 e del Comitato sui Pagamenti e le Infrastrutture di Mercato (CPMI), che mirano a migliorare velocità, accessibilità e sicurezza dei pagamenti transfrontalieri.
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