La Banca del Giappone ha alzato, oggi, i tassi di riferimento al livello più alto degli ultimi 30 anni, portando il rendimento dei JGB a 10 anni oltre il 2%, proseguendo nella normalizzazione della politica monetaria e provocando una svendita di titoli di Stato.
La Banca del Giappone alza il tasso di riferimento al livello più alto degli ultimi trent'anni
La BoJ ha aumentato i tassi di riferimento di 25 punti base, portandoli allo 0,75%, il livello più alto dal 1995, in linea con le aspettative degli economisti. La banca centrale ha affermato che si prevede che i tassi di interesse reali rimarranno “significativamente negativi”, aggiungendo che le condizioni finanziarie accomodanti continueranno a sostenere fermamente l’attività economica.
In seguito alla decisione, il rendimento dei titoli di Stato giapponesi a 10 anni è aumentato di circa 5 punti base, attestandosi al 2,019%, mentre il rendimento dei JGB a 20 anni è salito di 3 punti base, attestandosi al 2,975%, raggiungendo entrambi i livelli più alti dal 1999.
Lo yen si è indebolito dello 0,25% rispetto al dollaro, attestandosi a 155,92, e l’indice azionario di riferimento Nikkei 225 ha guadagnato l′1,28%.
Il Giappone ha quindi abbandonato l’unico regime di tassi di interesse negativi al mondo in vigore dal 2016. Da allora, la BOJ ha costantemente mantenuto la sua posizione di aumento graduale dei tassi, affermando che il suo obiettivo era quello di assistere a un “circolo virtuoso” di aumento di salari e prezzi.
L’inflazione ha superato l’obiettivo del 2% fissato dalla Banca del Giappone per 44 mesi consecutivi, con i dati pubblicati in mattinata che mostravano una crescita dei prezzi al consumo del 2,9% a novembre. L’elevata inflazione ha messo sotto pressione i salari reali, in calo da 10 mesi consecutivi, secondo i dati del Ministero del Lavoro.
La BOJ ha previsto che l’inflazione di fondo, che esclude i prezzi dei prodotti alimentari freschi, probabilmente rallenterà al di sotto del 2% da aprile a settembre 2026, a causa di un aumento più lento dei prezzi dei prodotti alimentari e degli effetti delle misure governative volte a contrastare l’aumento dei prezzi.
I tassi più elevati rischiano di esacerbare la recessione dell’economia giapponese. I dati rivisti del PIL per il terzo trimestre hanno mostrato una contrazione dell’economia superiore alle stime iniziali, dello 0,6% su base trimestrale e del 2,3% su base annua.
La BOJ ha affermato nella sua dichiarazione odierna che, nonostante la debolezza dell’economia, è probabile che gli utili aziendali rimangano elevati e che le aziende continueranno ad aumentare i salari nel 2026.