Il mercato italiano dei veicoli commerciali e industriali ha chiuso il primo semestre del 2025 con una decisa decelerazione, evidenziando una contrazione diffusa nella maggior parte dei segmenti. I dati, resi noti dall'ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) nel suo recente "Focus Italia", rivelano un quadro con poche eccezioni positive.
ANFIA: primo semestre 2025 in forte contrazione per veicoli commerciali leggeri
Il settore dei veicoli commerciali leggeri (LCV) ha accusato un duro colpo, registrando quasi 99.000 immatricolazioni nei primi sei mesi del 2025, un calo dell'11,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. In particolare, il secondo trimestre ha mostrato una persistente debolezza, con aprile che ha segnato un -7,7%, maggio un -11% e giugno un -5,8%.
Questo andamento suggerisce una difficoltà di ripresa per il comparto. Anche il segmento degli autocarri pesanti ha registrato una significativa battuta d'arresto. Nei primi sei mesi del 2025, le immatricolazioni si sono fermate a 14.535 unità, segnando una flessione del 13,3%. Dopo un aprile relativamente stabile (-0,3%), i mesi di maggio e giugno hanno visto le diminuzioni più marcate, con rispettivamente un -18,8% e un impressionante -26,1%, indicando una chiara frenata negli acquisti di mezzi pesanti. In netta controtendenza rispetto agli altri comparti, il mercato dei veicoli trainati con massa totale superiore a 3.500 kg ha rappresentato l'unica nota positiva.
Questo segmento ha registrato una crescita del 7,8%, totalizzando 7.726 rimorchi e semirimorchi immatricolati nel primo semestre. Aprile ha visto un +15,3%, seguito da un vigoroso +30,5% a maggio. Tuttavia, giugno ha mostrato un leggero rallentamento, chiudendo con un -9,3%. Il settore degli autobus oltre 3,5 tonnellate ha subito un crollo drastico, con una diminuzione complessiva del 25% nel primo semestre del 2025
. Questo forte decremento è attribuibile principalmente all'esaurimento dei fondi pubblici destinati al settore, che ha avuto un impatto particolarmente severo negli ultimi mesi del trimestre: aprile ha registrato un -33%, maggio un -37,9% e giugno un allarmante -45,8%. La mancanza di incentivi ha chiaramente depresso la domanda in questo comparto.