L'Autorità Palestinese ha deciso di sospendere le trasmissioni e tutte le attività del canale del Qatar Al-Jazeera nei territori palestinesi. A comunicarlo è stata l'agenzia di stampa ufficiale palestinese WAFa.
''Il comitato ministeriale competente, composto dai ministeri della Cultura, degli Interni e delle Comunicazioni, ha deciso di sospendere le trasmissioni e di congelare tutte le attività del canale Al-Jazeera e del suo ufficio in Palestina'', ha scritto l'agenzia spiegando che la decisione è stata presa "a causa alle ripetute violazioni delle leggi e dei regolamenti palestinesi da parte di Al-Jazeera”. Le autorità hanno, in particolare, accusato il canale di incitamento alla sedizione, diffusione di disinformazione e interferenza negli affari interni palestinesi, che secondo loro hanno l'effetto di alimentare divisioni e instabilità.
Medio Oriente: schiaffo dell'Autorità palestinese ad Al-Jazeera, stop alle trasmissioni
La sospensione, riferisce la WAFa, è temporanea e ''rimarrà in vigore fino a quando il canale non risolverà il suo status legale in conformità con le normative palestinesi''.
Alla fine di settembre l'esercito israeliano aveva già chiuso con la forza gli uffici del canale televisivo del Qatar a Ramallah, con la motivazione che metteva in pericolo la sicurezza dello Stato ebraico. Nonostante queste restrizioni, i giornalisti di Al-Jazeera hanno continuato a lavorare, filmando con i loro smartphone.
Al-Jazeera ha risposto con durezza alla decisione dell'Autorità Palestinese, dicendo che "è un tentativo di nascondere la verità sugli avvenimenti nei territori occupati, in particolare su quanto sta accadendo a Jenin e nei suoi campi". Il canale televisivo quatarino si dice ''scioccato da questa decisione, che arriva mentre la guerra continua nella Striscia di Gaza e i giornalisti palestinesi vengono sistematicamente presi di mira e uccisi dalle forze di occupazione israeliane''.
''Al-Jazeera Media Network - si legge in una nota del canale televisivo - ritiene l’Autorità Palestinese pienamente responsabile della sicurezza di tutti i suoi dipendenti in Cisgiordania. Al-Jazeera chiede inoltre all'Autorità Palestinese di ritirarsi immediatamente e di annullare la decisione presa dai ministeri competenti e di consentire ad essa e alle sue squadre di coprire liberamente la Cisgiordania senza alcuna minaccia o intimidazione''.
Da parte sua Hamas ha definito la decisione dell'Autorità Palestinese una "palese violazione della libertà di stampa" e un "atto repressivo inteso a mettere a tacere le voci dissonanti".
"Questa decisione è in linea con una recente serie di misure arbitrarie adottate dall'Autorità per ostacolare i diritti e le libertà pubbliche e rafforzare la sua presa di sicurezza sul popolo palestinese", ha aggiunto il movimento islamico in un comunicato stampa, invitando l'Autorità palestinese a rovocarla.
Anche la Jihad islamica ha protestato contro la messa al bando di Al-Jazeera: "Condanniamo la decisione delle autorità di chiudere l'ufficio di Al-Jazeera in Palestina, quando il nostro popolo e la nostra causa hanno urgentemente bisogno di far conoscere le loro sofferenze al mondo intero''.