Agcom, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, sta introducendo un filtro obbligatorio anti-spoofing che gli operatori telefonici dovranno implementare entro sei mesi dalla pubblicazione della delibera, prevista per la fine di aprile. Il filtro ha l’obiettivo di proteggere i cittadini dal fenomeno della falsificazione dell’identità del chiamante, una delle principali tecniche utilizzate per compiere truffe telefoniche e abusi di telemarketing.
Stop alle truffe telefoniche: in arrivo il filtro Agcom anti-spoofing
Lo spoofing consente infatti di mascherare il numero reale del mittente, facendo apparire sullo schermo del ricevente un numero diverso, spesso associato a istituti bancari, enti pubblici o società note, con l’intento di ingannare la vittima e indurla a fornire informazioni riservate. Si tratta di un rischio concreto e crescente per la sicurezza degli utenti, in particolare per le fasce più vulnerabili come gli anziani, e per questo l’adozione del filtro rappresenta un passo importante nel rafforzamento delle tutele digitali.
Alla definizione della delibera, identificata come 457/24/CONS, ha contribuito in modo rilevante Altroconsumo, che ha partecipato sia alla consultazione pubblica sia agli incontri tecnici con Agcom. In questa sede, l’associazione ha sollecitato misure efficaci come l’obbligo per gli operatori di rete di verificare l’autenticità del numero del chiamante, il blocco automatico e proattivo delle chiamate provenienti da numeri sospetti o non autenticati, l’introduzione di protocolli tecnici dedicati alle chiamate internazionali, e la possibilità per gli utenti di attivare filtri avanzati per prevenire le frodi. Altroconsumo ha inoltre evidenziato la necessità di campagne informative diffuse, per aumentare la consapevolezza dei cittadini su come riconoscere e difendersi dallo spoofing.
Il filtro è stato presentato da Agcom al Ministero delle Imprese e del Made in Italy e si inserisce in una strategia più ampia di contrasto alle truffe digitali e di miglioramento della qualità delle comunicazioni. Il provvedimento risponde anche alla crescente pressione dell’opinione pubblica, stanca di ricevere chiamate indesiderate e preoccupata dalla frequenza con cui i truffatori riescono a superare i filtri esistenti.
La nuova tecnologia consentirà finalmente di associare ogni chiamata a un’identità verificabile, restituendo fiducia nel mezzo telefonico, che potrà tornare a essere uno strumento di comunicazione sicura e affidabile. Con questo intervento, Agcom intende riportare ordine in un settore dove il confine tra legittimo contatto commerciale e vera e propria manipolazione è diventato sempre più labile, e riaffermare il diritto degli utenti a un rapporto trasparente con i propri interlocutori digitali.