Ieri, nel corso di una conferenza stampa, la Commissione Europea ha ufficialmente confermato le anticipazioni del Corriere della Sera, annunciando un imminente cambiamento per i viaggiatori aerei. Presto, infatti, nei principali aeroporti europei dotati delle più avanzate tecnologie di sicurezza, profumi, alcolici e bottiglie di grandi dimensioni torneranno a essere ammessi nel bagaglio a mano, senza più la stringente limitazione dei 100 millilitri. Già da tempo, alcuni scali avevano sperimentato gli scanner di ultima generazione, capaci di analizzare i liquidi senza la necessità di rimuoverli dal trolley.
Rivoluzione in volo: via libera ai liquidi nel bagaglio a mano negli aeroporti “smart” europei
Tuttavia, lo scorso anno, per precauzione, l'utilizzo di queste macchine era stato parzialmente sospeso. Ora, come appreso dal Corriere da fonti industriali, si è pronti a riattivare completamente questi sistemi, permettendo a creme solari e bevande di viaggiare indisturbate accanto ad abiti e dispositivi elettronici. Il tassello mancante è solo il via libera definitivo della Conferenza Europea dell’Aviazione Civile (ECAC), che potrebbe arrivare già oggi, venerdì 25 luglio, o al massimo lunedì.
La portavoce della Commissione Europea, Anna Kaisa-Itkonen, ha sottolineato che saranno gli stessi aeroporti a dover "informare i passeggeri che dispongono dei macchinari adatti", riconoscendo che "sono pochi gli scali che dispongono degli ultimi sistemi di controllo all’avanguardia".
Sulla stessa linea, Pierluigi Di Palma, presidente dell'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC), evidenzia che "tutti gli impianti dovranno adeguarsi alle nuove regole per il trasporto dei liquidi sugli aerei".
Per i passeggeri in partenza dagli scali italiani più all'avanguardia – come Milano Malpensa e Linate, Roma Fiumicino, Bergamo, Catania, Bologna e Torino – si prospetta una semplificazione significativa.
Qui, profumi e bottiglie di grandi dimensioni di acqua, vino e olio potranno essere riposti nel bagaglio a mano senza nemmeno la necessità di estrarli ai controlli. Questo significa che, all'interno dei trolley, oltre a tablet, laptop e smartphone, si potranno inserire anche i liquidi senza il vincolo dei 100 millilitri. Quando tutto questo diventerà operativo? Probabilmente già tra fine luglio e inizio agosto, sebbene le fonti avvertano che la tabella di marcia è ancora in fase di finalizzazione.
Il cuore di questa rivoluzione sono gli scanner Hi-Scan 6040 CTiX prodotti da Smiths Detection. Al termine di scrupolose verifiche tecniche, l'ECAC darà il proprio ok all'algoritmo aggiornato di questi apparecchi. Questi macchinari, veri e propri scanner TC per i bagagli, sono in grado di riconoscere istantaneamente esplosivi e di fornire immagini tridimensionali ad alta risoluzione del contenuto del bagaglio. Ciò elimina la necessità di estrarre dispositivi elettronici e consente il trasporto di bottiglie di vino, olio, birra, creme e gel ben oltre il limite dei 100 millilitri.
Le restrizioni sui liquidi nel bagaglio a mano, introdotte nel 2006, sono una conseguenza diretta degli eventi dell'11 settembre 2001. Tuttavia, durante la pandemia, molti aeroporti, inclusi quelli di Milano tra i primi in Europa, avevano iniziato a installare queste nuove apparecchiature. A maggio dello scorso anno, però, la Commissione Europea aveva reintrodotto i limiti sui liquidi specificamente per il modello Hi-Scan 6040 CTiX, a seguito di segnalazioni tecniche (pare dagli Stati Uniti) che mettevano in dubbio l'affidabilità della rilevazione.
Il 1° settembre 2024, la restrizione era stata estesa a tutti i modelli moderni, causando non pochi disagi operativi negli scali che li avevano adottati in paesi come Italia, Germania, Irlanda, Lituania, Malta, Olanda e Svezia, e generando malcontento tra le associazioni di gestione aeroportuale come ACI Europe e Assaeroporti. C’è da dire che gli scanner di ultima generazione rappresentano un investimento notevole, costando in media otto volte di più rispetto ai modelli tradizionali e con costi di manutenzione quattro volte superiori. Ora, con l'approvazione di Bruxelles e l'aggiornamento dell'algoritmo, si concretizza la svolta: controlli più veloci e meno restrittivi, ma un beneficio che, per il momento, sarà limitato solo agli scali dotati di questa “smart security”. Negli altri aeroporti, purtroppo, le regole non cambieranno.