Ambiente & Sostenibilità

Verso una rete carburanti decarbonizzata, Roma laboratorio di sostenibilità e innovazione urbana

di Redazione
 
Verso una rete carburanti decarbonizzata, Roma laboratorio di sostenibilità e innovazione urbana
Si è svolto oggi a Roma, presso la Casa delle tecnologie emergenti, il convegno “Per una rete carburanti decarbonizzata. Opportunità e sfide per un piano carburanti moderno, efficiente e inclusivo”, promosso da UNEM (Unione Energie per la Mobilità) con il sostegno di Roma Capitale e il supporto tecnico-specialistico del GSE. L’iniziativa ha rappresentato un momento di confronto tra istituzioni, operatori economici e società civile, con l’obiettivo di delineare una strategia comune per la trasformazione della rete carburanti in chiave sostenibile, innovativa e inclusiva.

Nel corso dell’incontro è stato presentato lo studioUna rete carburanti diversa è possibile?”, elaborato da UNEM, che analizza l’attuale configurazione del sistema distributivo nazionale, caratterizzato da un numero ancora elevato di impianti e da livelli di efficienza non omogenei. La ricerca mette in luce la necessità di una rete moderna, razionalizzata e sempre più decarbonizzata, capace di offrire una molteplicità di servizi legati alla mobilità sostenibile, dai biocarburanti agli e-fuels, dall’idrogeno alla ricarica elettrica, fino alla mobilità condivisa e allo sharing.

Particolare attenzione è stata riservata alla situazione della Capitale. L’analisi ha preso in considerazione un’area di 144 kmq all’interno del Grande Raccordo Anulare, dove si contano 432 impianti: di questi, solo il 30% dispone di spazi e servizi aggiuntivi, mentre il 70% presenta limitazioni strutturali che rendono difficile l’integrazione di nuove funzioni. Il confronto con Milano evidenzia differenze significative. Nella città lombarda, con una superficie di 181 kmq, gli impianti sono circa la metà ma con due terzi dotati di aree idonee, frutto di un processo di razionalizzazione avviato da anni.

Il GSE, soggetto attuatore degli obiettivi del PNIEC per la decarbonizzazione dei trasporti, ha illustrato le proprie iniziative a supporto della transizione, mentre Enilive-Enjoy e Motus-E hanno presentato esperienze concrete di modernizzazione delle stazioni di servizio, introduzione di servizi di mobilità elettrica e sviluppo di carburanti alternativi. Significative anche le testimonianze di Archigia, Urbis Omnia e FAIP Onlus, che hanno posto l’accento sul valore sociale della rete carburanti, richiamando progetti come “Self per tutti”, promosso da UNEM nel 2019 per agevolare il rifornimento agli automobilisti con disabilità.

Nel suo intervento conclusivo, Gianni Murano, presidente di UNEM, ha sottolineato il ruolo cruciale delle istituzioni e degli operatori nel promuovere un processo di ristrutturazione che renda la rete carburanti più efficiente e sicura: “Occorre un nuovo Piano Carburanti per Roma che favorisca la razionalizzazione e la trasformazione della rete, integrando servizi per la mobilità sostenibile e nuovi modelli di efficienza ambientale”.

Un messaggio condiviso da Monica Lucarelli, Assessora alle Attività Produttive, Pari Opportunità e Attrazione Investimenti di Roma Capitale, che ha evidenziato la necessità di un approccio integrato: “La transizione energetica richiede una visione condivisa che unisca innovazione tecnologica, sviluppo economico e coesione sociale. Roma vuole essere un laboratorio di collaborazione tra istituzioni, imprese e cittadini, dove la sostenibilità diventa una leva di competitività e qualità della vita”.

Sulla stessa linea l’Assessore alla Mobilità Eugenio Patanè, che ha ricordato come i distributori facciano parte del tessuto urbano e possano diventare nodi strategici per la mobilità del futuro: “È necessario ampliare l’offerta di rifornimento con colonnine elettriche e pompe per mezzi a idrogeno, trasformando gli impianti in infrastrutture intelligenti al servizio della città”.

La rete carburanti, oggi percepita come infrastruttura tradizionale, può diventare, secondo quanto è emerso dal convegno, un pilastro della transizione ecologica e dell’inclusione urbana. Roma, con la sua complessità e le sue sfide, si propone come banco di prova per un nuovo modello nazionale di mobilità sostenibile e integrata.

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