UniCredit e Sindacati, l'accordo che riscrive le relazioni industriali nel banking

di Redazione

Non è solo un accordo di gestione degli esodi, ma la ratifica di un cambiamento strutturale che ridefinisce il ruolo del capitale umano nel settore del credito. UniCredit ha siglato con le organizzazioni sindacali un’intesa innovativa che supera il tradizionale ricorso al Fondo di Solidarietà per concentrarsi su occupazione, riqualificazione professionale e responsabilità sociale.

L’accordo, che coinvolge FABI, FIRST, FISAC, UILCA e UNISIN, si inserisce nella governance avviata dall’Amministratore Delegato Andrea Orcel, finalizzata a riportare il cliente al centro del modello operativo. I numeri testimoniano una trasformazione radicale: in quattro anni, UniCredit ha invertito il rapporto tra funzioni centrali e rete commerciale. Se in precedenza la maggioranza della forza lavoro (52%) era impiegata nel back-office, oggi il 70% delle risorse è schierato in front-line. Questo ribaltamento è stato reso possibile dall'automazione e dall'accentramento dei processi che hanno liberato tempo operativo equivalente a 2.500 persone, ora rifocalizzate esclusivamente sulla relazione con la clientela.

Sotto il profilo occupazionale, l'intesa gestisce 484 uscite volontarie nell'ambito delle iniziative complementari del piano Unlocked, a fronte delle quali UniCredit investirà nel ricambio generazionale con l'assunzione di 436 apprendisti. Il processo di ringiovanimento è già evidente nei dati aziendali, con una quota di dipendenti Under 35 passata dal 7% al 15% in pochi anni. Per garantire la sostenibilità di questa transizione, la UniCredit Corporate University avvierà nel 2026 percorsi di reskilling e upskilling per circa 300 colleghi, facilitando il loro passaggio verso ruoli commerciali e di business.

Un capitolo di rilievo è rappresentato dall'impegno etico. L'accordo recepisce integralmente il protocollo contro la violenza sulle donne siglato da ABI a novembre 2025, prevedendo una quota di assunzioni del 4% annuo (circa 58 ingressi nel triennio 26/28) riservata a donne vittime di violenza e ai figli di vittime di femminicidio. Sabrina Brezzo, Segretaria generale aggiunta di First Cisl, ha espresso soddisfazione per questo segnale di innovazione sociale, auspicando che possa fungere da modello per l'intero comparto bancario.

Sul fronte delle relazioni industriali, viene introdotto lo strumento della "contrattazione d'anticipo" attraverso un Comitato permanente dedicato al dialogo e alla semplificazione delle procedure. Come sottolineato da Ilaria Dalla Riva, Responsabile People & Culture Italia, l'approccio costruttivo con i sindacati permette alla banca di valorizzare il capitale umano come asset strategico, garantendo al contempo un modello multicanale, dalle filiali fisiche all'App e Buddy, sempre più vicino alle comunità. L'intesa guarda anche al lungo periodo, aprendo la possibilità per 1.300 dipendenti che matureranno i requisiti pensionistici entro il 2031 di manifestare interesse per futuri piani di esodo incentivato.