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"Una battaglia dopo l’altra" travolge il box office puntando agli Oscar

di Redazione
 
'Una battaglia dopo l’altra' travolge il box office puntando agli Oscar

Il nuovo film di Paul Thomas Anderson, "Una battaglia dopo l’altra" (One Battle After Another), sancisce un ritorno trionfale nelle sale italiane e segna un primo successo commerciale che conferma le grandi aspettative attorno al progetto. Nel weekend 25-28 settembre, la pellicola, distribuita su 478 schermi, ha incassato 1.069.334 euro, con una media per sala di circa 2.237 euro: numeri che la collo­cano saldamente in vetta al box office nazionale.

A trainare l’andamento del mercato nel fine settimana è il fermento del pubblico e l’effetto “ritorno al cinema. L’incasso aggregato delle sale italiane ha raggiunto 5.163.893 euro con 745.577 spettatori, un +41 % rispetto allo stesso periodo del 2024, favorito anche dall’iniziativa “Cinema in Festa” con biglietti a € 3,50. 

Per Anderson, già autore di pellicole acclamate ma raramente blockbuster commerciali, questo debutto rappresenta un traguardo importante. Il suo precedente film in Italia, Licorice Pizza, aveva esordito con 436.923 euro per un totale nazionale finale di 1.531.566 euro, un passo indietro rispetto all’ambizione di ora. 

Il lancio internazionale rafforza l’idea che “Una battaglia dopo l’altra” abbia potenziale anche oltreoceano. Negli Stati Uniti il film ha incassato 8,8 milioni di dollari in anteprima e ha ottenuto circa 22,4 milioni nel weekend d’esordio, cifra che segna il miglior debutto domestico della carriera del regista.  L’incasso globale stimato supera i 48 milioni tra Usa e altri territori. 

Ma il traguardo non basta a segnare la vittoria definitiva, il film è realizzato con un budget stimato tra i 130 e i 175 milioni di dollari, cifra che lo qualifica come il progetto più ambizioso di Anderson e lo pone sotto la lente del rischio economico.  Secondo alcune fonti, alcuni articoli ipotizzano addirittura un costo tra 140 e 150 milioni e avvertono che, nonostante l’entusiasmo critico, il film potrebbe faticare a recuperare gli investimenti se l’audience non venisse mantenuta costante. 

Il film, adattamento contemporaneo libero del romanzo Vineland di Thomas Pynchon (1990), vede un cast stellare: Leonardo DiCaprio nel ruolo di Bob, Sean Penn come nemico acerrimo, Benicio del Toro, Regina Hall, Teyana Taylor e Chase Infiniti. Anderson firma sceneggiatura, regia e produzione, mentre la colonna sonora è opera di Jonny Greenwood, al suo sesto lavoro con il regista. 

"Una battaglia dopo l’altra"
non è un documentario, ma il suo potente affresco narrativo ne fa un film intrinsecamente "contro Trump", o più precisamente, contro l'ecosistema politico e sociale che ha portato alla sua ascesa.

Paul Thomas Anderson utilizza la maschera del grande action-thriller per sezionare l'America delle divisioni, dell'autoritarismo fascista, del suprematismo bianco e della sorveglianza di stato. Questi temi non sono sullo sfondo, ma incarnati nell'antagonista principale: il terrificante Colonnello Lockjaw (un superbo Sean Penn), figura che condensa la violenza istituzionalizzata e l'ideologia razzista in cui il Paese è sprofondato.

Il protagonista, Bob Ferguson (Leonardo DiCaprio), è un ex rivoluzionario costretto a risorgere dal letargo per difendere i suoi ideali e sua figlia. La sua battaglia è un atto disperato di resistenza. Il film è una "magnifica allucinazione collettiva" su un'America "marcia e inebetita", come notato dalla critica, dove la speranza risiede solo nella rabbia e nella lucidità delle nuove generazioni.

Anderson riesce a creare un thriller paranoico e urgente, che usa il genere per mettere il dito nelle ferite aperte di una nazione in bilico, rendendo "Una battaglia dopo l'altra" il manifesto politico di cui il cinema americano aveva bisogno in un'epoca di profonde crisi e derive autoritarie.

Le prime recensioni sono entusiaste, alcuni critici italiani e internazionali definiscono il film “non dimenticabile” e “il film dell’anno”.  Leonardo DiCaprio stesso ha dichiarato quanto questo risultato sia importante, sottolineando che le performance al box office non sono mai state secondarie per un film con tali ambizioni. 

Se “Una battaglia dopo l’altra” stia per diventare un classico moderno o un caso di studio in bilico tra successo di critica e rischio commerciale lo diranno i prossimi week-end. Ma il fatto che, nel suo primo fine settimana in Italia, abbia superato un milione e conquistato la vetta in patria lascia pochi dubbi, inizia una lunga battaglia per mantenerne la corsa.

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