Automotive
Stellantis: travolto dal crollo di vendite e profitti, Tavares ammette la sconfitta e si dimette
di Demetrio Rodinò
Dopo una lunghissima stagione nella quale Stellantis ha dovuto registrare risultati pessimi, l'amministratore delegato, Carlo Tavares, alla fine ha ammesso la sua sconfitta, dimettendosi ben prima della scadenza naturale del suo mandato. A dare per prima la notizia è stata Bloomberg. Dopo, una platea sempre più vasta di media internazionali e italiani ne ha dato conferma, anticipando che la decisione sarebbe stata ufficializzata nella serata di domenica.
Così è stato e Tavares da oggi, a conclusione di una riunione del Consiglio d'amministrazione del gruppo (nato quattro anni fa dalla fusione di FCA e PSA), ha ufficializzato le dimissioni. Le sue mansioni, in questa fase di interregno, tra le dimissioni e l'individuazione di chi ne prenderà il posto, sono state assunte dal presidente di Stellantis, John Elkan, e da un comitato esecutivo che lo affiancherà.
Il mandato di Tavares sarebbe scaduto tra la fine del prossimo anno e l'inizio del 2026 e per questo, da tempo, era cominciata la fase di ''selezione'' di chi ne potrebbe assumere l'eredità. Peraltro in un momento delicatissimo per Stellantis, falcidiata da risultati negativi che (al netto delle difficoltà contingenti e che hanno riguardato anche altri storici marchi internazionali) in molti accreditavano alle scelte operative dell'amministratore delegato che, nonostante i risultati tutt'altro che lusinghieri, si portava a casa milioni e milioni di euro all'anno, mentre gli operati di alcuni storici stabilimenti del gruppo sono massacrati da casse integrazione e ferie forzate.
Il periodo nero che sta attraversando Stellantis è certificato da numeri impietosi, che nel terzo trimestre dell'anno parlano di ricavi andati a picco (-27%), a 33 miliardi di euro.
Imponente anche l'emorragia delle consegne che, nel periodo luglio-settembre, a 1,148 milioni di veicoli, hanno avuto un crollo di quasi 280 mila pezzi, - 20% rispetto ai risultati del 2023.
La situazione delle vendite non ha un particolare mercato di crisi, perché sono cadute del 17% in Europa e del 36% in Nord America. Con un confronto, tra quest'anno e il precedente, che racconta di una situazione quasi drammatica.
A fronte di 599 mila veicoli venduti nel terzo trimestre del 2023, il 2024 riferisce di 496.000 immatricolazioni in Europa da luglio a settembre, cioè 103.000 in meno. Stesso andamento per il mercato statunitense, con 299.000 veicoli venduti rispetto ai 470.000 di 12 mesi fa, con una contrazione di 171.000 unità.
Il Presidente John Elkann in un comunicato ufficiale ha dichiarato: “Siamo grati a Carlos per il suo impegno costante in questi anni e per il ruolo che ha svolto nella creazione di Stellantis, in aggiunta ai precedenti rilanci di PSA e di Opel, dando avvio al nostro percorso per diventare un leader globale nel settore. Intendo mettermi subito al lavoro con il nostro nuovo Comitato Esecutivo ad interim, con il supporto di tutti i nostri colleghi di Stellantis, mentre completiamo il processo di nomina del nuovo CEO. Insieme garantiremo la puntuale attuazione della strategia della Società nell’interesse di lungo termine di Stellantis e di tutti i suoi stakeholders.”