Economia

Siderurgia, chimica, moda: il ministro Urso guida l'alleanza dei paesi energivori per la sicurezza economica europea

di Redazione
 
Siderurgia, chimica, moda: il ministro Urso guida l'alleanza dei paesi energivori per la sicurezza economica europea
L'Unione Europea si trova ad un bivio cruciale per il futuro della sua industria manifatturiera. A margine della riunione dell’Alleanza Ministeriale per le Industrie ad Alta Intensità Energetica e del Consiglio Competitività, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Sen. Adolfo Urso, ha orchestrato a Bruxelles una fitta rete di incontri diplomatici con le principali potenze economiche del continente. L'obiettivo è  forgiare una linea di politica industriale coesa e pragmatica che superi le "gabbie ideologiche" del Green Deal e protegga l'industria europea dalla concorrenza sleale.

Il momento clou è stato l'incontro trilaterale tra Urso, la Ministra dell’Economia tedesca Katherina Reiche e il Ministro dell’Industria francese Sébastien Martin. Questo confronto tra i tre giganti manifatturieri d'Europa ha messo al centro il dossier automotive, in vista dell’imminente revisione del regolamento sulle emissioni di CO₂ e dell’iniziativa sulle flotte aziendali.

"È urgente agire in fretta e in modo coeso: all’industria dell’auto europea non servono palliativi, ma riforme chiare, immediate e pragmatiche", ha dichiarato il Ministro Urso, richiamando con forza il principio della neutralità tecnologica. Una posizione che trova solido appoggio nelle recenti missive inviate alla Commissione dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal Cancelliere Friedrich Merz. L'appello è a un percorso realistico per un settore vitale che trascina l'intera filiera produttiva europea, dalla siderurgia ai semiconduttori.

L'Italia, che presiede l'Alleanza Ministeriale per le Industrie ad Alta Intensità Energetica (con l'adesione di 25 Paesi, inclusi Germania, Francia, Spagna e Polonia), si pone alla guida di una richiesta corale di riforme radicali.

Urso ha aperto la riunione con una perentoria richiesta alla Commissione: "Chiediamo di agire immediatamente per proteggere l’industria del nostro Continente dalla competizione sleale dei players non europei... Non accetteremo misure tampone: servono riforme immediate, chiare, radicali, efficaci".

I temi in discussione sono cruciali per la competitività:

RESource EU e materie prime: l'Italia spinge per il monitoraggio e l'adozione di "misure urgenti di limitazione" sui flussi di rottami ferrosi e non verso Paesi extra UE, essenziali per la siderurgia e l'economia circolare.

CBAM e Industrial Accelerator Act: forte attesa per l'estensione mirata del CBAM (Carbon Border Adjustment Mechanism) ai prodotti a valle per bloccare gli aggiramenti. Sull'Industrial Accelerator Act, la richiesta è di semplificazione dei permessi e l'introduzione del principio di Preferenza Europea per promuovere il 'Made in Europe'.

Tutela delle Filiere: sostegno per l'aggiornamento delle misure di salvaguardia su acciaio e ferroleghe e per la neonata Alleanza Europea per la Chimica.

Un fronte particolarmente caldo sollevato da Urso riguarda la moda, il tessile e la plastica, comparti in ginocchio per la concorrenza asiatica. Il Ministro ha messo al centro dell'agenda la "lotta contro il fast fashion", denunciando l'invasione di prodotti extra UE, anche come effetto indiretto dei dazi USA su Cina e India.

"Occorre che le misure annunciate, come quelle sui dazi anche per i prodotti di valore inferiore a 150€, entrino subito in vigore. Non possiamo aspettare il 2028”, ha ammonito Urso, evidenziando l'urgenza di proteggere il tessuto produttivo.

Oltre all'incontro trilaterale, Urso ha avuto proficui bilaterali con i ministri di Polonia (Andrzej Domański), Paesi Bassi (Geert-Jan Karremans) e Cipro (Michael Damianos), in vista della prossima presidenza cipriota dell'UE. La convergenza è stata totale sulla necessità di accelerare la semplificazione e la deregolamentazione per liberare imprese e PMI da vincoli che ostacolano investimenti e competitività.

Gli incontri a Bruxelles hanno cementato l'asse delle nazioni manifatturiere d'Europa. L'UE deve abbandonare le rigidità ideologiche e adottare una postura decisamente più aggressiva e pragmatica per blindare la sua industria, dalla siderurgia al settore auto, prima che sia troppo tardi. I lavori proseguiranno al Consiglio Competitività, con un punto dedicato alle industrie ad alta intensità energetica, presentato congiuntamente da Italia, Francia, Spagna e Polonia.
  • Milano Cortina 2025 con Pirelli
  • Generali -300x600 - Adesso per il tuo futuro
  • Ifis - Siamo il credito per la tua azienda 300x600
  • Ifis - Siamo il credito per la tua azienda 300x600
  • Non è solo luce e gas, è l'energia di casa tua.
  • Emergenza Traumatologica
Newsletter Euroborsa
Notizie dello stesso argomento
Siderurgia, chimica, moda: il ministro Urso guida l'alleanza dei paesi energivori per la sicurezza economica europea
08/12/2025
di Redazione
Siderurgia, chimica, moda: il ministro Urso guida l'alleanza dei paesi energivori per la s...
Smart working in crescita nel 2025. E a Verona apre un nuovo hub per professionisti, free lance, start up e aziende
08/12/2025
di Redazione
Smart working in crescita nel 2025. E a Verona apre un nuovo hub per professionisti, free ...
Consob, Mps e il caso Mediobanca, nuovi atti, vecchie domande e un mercato che scommette sulla continuità
08/12/2025
di Redazione
Consob, Mps e il caso Mediobanca, nuovi atti, vecchie domande e un mercato che scommette s...
Multiversity ridefinisce la leadership per consolidare l'eccellenza digitale e l'impatto sociale
07/12/2025
di Redazione
Multiversity ridefinisce la leadership per consolidare l'eccellenza digitale e l'impatto s...