La Sicilia è la regione italiana che, dal 2019 al 2025, ha messo a segno la crescita economica più robusta del Paese: +10,9% di Pil reale, secondo l’ultimo report dell’Ufficio Studi della CGIA di Mestre. Una performance che supera quella di Lombardia (+9%), Puglia (+8,9%) e Abruzzo (+8,1%) e che è porta il Mezzogiorno a indossare simbolicamente la “maglia rosa” della ripresa, con un incremento complessivo dell’8,1%. Un risultato che, dopo sei anni segnati da pandemia, caro energia, guerra in Ucraina e inflazione, evidenzia la capacità del tessuto economico italiano di reagire meglio rispetto a Francia (+5%) e Germania (+0,2%).
Sicilia leader nella crescita economica post-pandemia
In Sicilia il rimbalzo è stato trainato soprattutto da costruzioni, turismo e industria, settori che hanno beneficiato degli incentivi del Superbonus, delle opportunità legate alla ZES Unica e degli investimenti del PNRR. La CGIA segnala, però, come negli ultimi due anni l’isola stia registrando un rallentamento, pur mantenendo il primato nazionale.
Sul fronte provinciale, spicca il caso di Siracusa, dove il Pil reale è cresciuto del 44,7% rispetto al pre-Covid, grazie al rilancio dell’industria e del comparto turistico. Seguono Caltanissetta (+13,5%), Milano (+12,9%), Taranto (+12,6%) e Teramo (+12,1%). Ma non tutte le province hanno recuperato la caduta pandemica: Genova (-2,2%), Frosinone (-2,6%) e Firenze (-2,9%) restano sotto i livelli del 2019.
Per il solo 2025, secondo le previsioni Prometeia, sarà proprio Firenze a guidare la crescita con un +1%, seguita da Venezia (+0,9%) e da un gruppo di province tra cui Siracusa, Modena, Brescia, Varese, Parma e Bergamo (+0,8%). Nessuna provincia dovrebbe registrare segno negativo.
La mappa della ricchezza pro capite conferma invece distanze ancora profonde tra Nord e Sud. Nel Nord Ovest il Pil per abitante si attesta a 46.817 euro, nel Mezzogiorno a 25.637. La Città Metropolitana di Milano si conferma la più ricca con 75.127 euro per abitante, quasi tre volte il valore di Napoli (25.823). Subito dopo Milano si collocano Bolzano (62.717 euro), Bologna (51.422), Roma (50.560) e Aosta (49.387). La prima provincia meridionale è Cagliari, al 41° posto, con 36.869 euro. In fondo alla classifica si trovano Sud Sardegna (20.972 euro), Barletta-Andria-Trani (20.865) e Cosenza (20.636).