Roma vs. Milano, un autunno-inverno all'insegna dell'arte

di Redazione

Tra Impressionismo Americano e Video-Sculture: un itinerario irrinunciabile tra Classici e Contemporaneo che anima le due capitali culturali italiane. Mentre il clima si fa più freddo, i circuiti espositivi di Roma e Milano si riscaldano, offrendo un programma di mostre di altissimo livello che coprono un arco temporale di oltre cinque secoli, dal Rinascimento all'arte concettuale del XXI secolo. Un vero e proprio invito a esplorare l'arte in tutte le sue forme.

La Capitale si conferma un polo d'attrazione internazionale con due eventi di rilievo assoluto, capaci di coniugare la grande arte storica con le sperimentazioni più radicali.

Fino al 3 maggio 2026, il Museo dell’Ara Pacis ospita una selezione straordinaria proveniente da uno dei musei più importanti degli Stati Uniti: il Detroit Institute of Arts. La mostra, intitolata "Impressionismo e Oltre. Capolavori dal Detroit Institute of Arts", presenta 52 opere che ripercorrono l'evoluzione dell'arte europea tra il XIX e il XX secolo.

È un'occasione rara per ammirare capolavori di maestri che hanno ridefinito il concetto di pittura, dalla luce vibrante di Renoir e Degas (pionieri dell'Impressionismo), alle sintesi formali di Cézanne, fino alle prime avanguardie di Matisse, Picasso e, in una chiusura suggestiva, Van Gogh con la sua celebre Riva dell'Oise ad Auvers (1890). Un viaggio che dall'en plein air conduce all'astrazione.

Al MAXXI, il Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, la scena è dominata dall'italiana più cosmopolita dell'arte contemporanea: Rosa Barba (nella foto). La prima grande retrospettiva italiana a lei dedicata, intitolata Frame Time Open e aperta fino all'8 marzo 2026, celebra oltre vent'anni della sua ricerca visionaria.

L'artista, acclamata a livello internazionale per la sua pratica che interseca cinema, scultura, suono e linguaggio, trasforma gli spazi del MAXXI in un paesaggio dinamico. Le sue installazioni cinematografiche e le sue "video-sculture" destabilizzano la percezione comune dello spazio e del tempo, interrogando il ruolo fisico e concettuale della pellicola nell'era digitale. Un'esposizione cruciale per comprendere le nuove frontiere dell'arte.

Milano risponde con un mix affascinante di capolavori rinascimentali esposti per le Feste e nuove prospettive sull'arte globale.

Come da tradizione, Palazzo Marino offre gratuitamente ai milanesi e ai turisti un capolavoro assoluto in occasione delle festività. Quest'anno, fino all'11 gennaio 2026, è protagonista il Polittico di Monte San Martino, opera quattrocentesca realizzata a quattro mani dai fratelli Carlo e Vittore Crivelli.

L'opera, raramente spostata dalla sua sede marchigiana, viene eccezionalmente esposta nella Sala Alessi, offrendo l'opportunità di ammirare l'unica creazione congiunta dei due artisti. Al centro della complessa struttura pittorica, la Vergine con il Bambino evoca il Mistero natalizio con una spiritualità intensa e una ricchezza decorativa tipica del Rinascimento veneto-marchigiano.

Il panorama milanese si arricchisce di ulteriori spunti:

Museo Diocesano: qui si celebra il tema della Natività con un'opera di un altro gigante del Rinascimento, Lorenzo Lotto.

Pinacoteca Ambrosiana: l'Ambrosiana propone un intrigante dialogo tra passato e presente. Le opere del contemporaneo Nicola Samorì, noto per la sua pittura materica e scultorea che sembra erodere la tela, sono esposte in un confronto diretto con i capolavori dei maestri del passato della collezione, creando un corto circuito temporale di grande fascino.

PAC - Padiglione d'Arte Contemporanea: con uno sguardo che valica i confini nazionali, il PAC ospita una mostra dedicata alle più recenti espressioni dell'arte indiana, offrendo una prospettiva vitale e poco esplorata sulle tendenze globali.

Roma e Milano offrono così un ponte ideale tra epoche e stili, invitando il pubblico a immergersi in un'esperienza artistica a 360 gradi.