Economia

Redditi, solo Italia e Grecia non recuperano. Eurostat svela la verità sul potere d'acquisto degli italiani

di Redazione
 
Redditi, solo Italia e Grecia non recuperano. Eurostat svela la verità sul potere d'acquisto degli italiani
Nonostante una timida ripresa nel 2024, le famiglie italiane continuano a navigare in acque economiche stagnanti. Il nuovo report sui redditi reali pubblicato da Eurostat lancia un campanello d'allarme, rivelando che il reddito disponibile lordo reale pro capite in Italia è ancora al di sotto dei livelli raggiunti nel 2008. L'Italia si ritrova così in una posizione di isolamento economico, condividendo con la sola Grecia il triste primato di non aver ancora recuperato il potere d'acquisto pre-crisi finanziaria.

Il report utilizza il 2008 come anno base (indice 100) per tracciare l'evoluzione del reddito reale. I dati per il 2024 sono impietosi e mettono in luce un divario strutturale. Mentre l'indice medio per l'Unione Europea a 27 si attesta a 114,29 (ovvero un aumento di oltre il 14% rispetto al 2008) e quello dell'Area Euro a 109,40, l'Italia arranca fermandosi a un deprimente 95,97 punti. Questo significa che, in termini reali e al netto dell'inflazione, le famiglie italiane dispongono oggi di un reddito inferiore di oltre il 4% rispetto a sedici anni fà. La crescita registrata nel 2024 (un miglioramento rispetto al 94,64 del 2023) è stata troppo lenta per colmare il ritardo accumulato. Il confronto con i principali partner: in Germania, l'indice ha raggiunto 116,20; in Francia, 113,45. Persino la Spagna è riuscita a superare la soglia pre-crisi, toccando quota 103,94. La ripresa italiana, al confronto, appare fragile e insufficiente. 

Gli economisti concordano nell'individuare le cause di questa stagnazione in problemi strutturali cronici. La bassa produttività del sistema Paese, l'aumento del costo della vita non compensato e una mancata crescita dei salari sono i principali indiziati. A questo si aggiunge la struttura del mercato del lavoro, spesso caratterizzata da precariato e retribuzioni medie basse rispetto alla media europea, che limita fortemente la capacità di spesa delle famiglie. La lieve crescita del 2024 è un segnale positivo, ma non sufficiente a invertire la tendenza di un decennio e mezzo. Senza una strategia decisa volta a rilanciare la produttività e, di conseguenza, i redditi, l'Italia rischia di rimanere intrappolata in una spirale di stagnazione strutturale. Il dato Eurostat non è solo una statistica, è il sintomo di un benessere familiare eroso nel tempo e un monito urgente per l'agenda politica nazionale: la ripresa dei redditi reali è l'unica strada per garantire un futuro di prosperità ai cittadini.
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