Economia

Produzione manifatturiera dell’eurozona ai massimi da 41 mesi, torna la crescita degli ordini interni

di Demetrio Rodinò
 
Produzione manifatturiera dell’eurozona ai massimi da 41 mesi, torna la crescita degli ordini interni
Ad agosto 2025 l’industria manifatturiera dell’eurozona ha registrato un significativo balzo in avanti, toccando i livelli più alti degli ultimi tre anni e mezzo. Secondo l’indice HCOB PMI® diffuso da S&P Global, l’indicatore manifatturiero complessivo è salito a 50,7 punti rispetto ai 49,8 di luglio, segnando il primo ritorno in territorio espansivo dal giugno 2022. Ancora più evidente il progresso della produzione manifatturiera, che si è attestata a 52,5 punti, massimo da 41 mesi.

La spinta principale è arrivata dalla domanda interna, con i nuovi ordini che hanno registrato il primo incremento in quasi tre anni e mezzo. Al contrario, le vendite estere hanno continuato a calare per il secondo mese consecutivo, segnalando un contesto internazionale ancora incerto, aggravato dalle tensioni geopolitiche e dalle politiche tariffarie statunitensi.

Sul fronte geografico, i dati PMI mostrano performance differenziate: la Grecia guida la classifica con un indice a 54,5, seguita dalla Spagna a 54,3. Segnali positivi anche per Francia e Italia, entrambe a 50,4, con il nostro Paese al massimo da 17 mesi. Germania e Austria restano sotto quota 50, rispettivamente a 49,8 e 49,1, ma con un indebolimento più contenuto rispetto ai mesi precedenti.

Il rapporto sottolinea inoltre una riduzione delle scorte e un calo degli ordini arretrati, segnale che la capacità produttiva non è ancora sotto pressione. L’occupazione continua a mostrare flessioni, ma il ritmo della contrazione è tra i più deboli degli ultimi due anni. I prezzi d’acquisto hanno registrato un lieve aumento per la prima volta da marzo, mentre quelli di vendita hanno continuato a diminuire marginalmente.

Secondo Cyrus de la Rubia, capo economista di Hamburg Commercial Bank, il superamento della soglia dei 50 punti è un segnale chiaro di resilienza: “La ripresa, pur debole, è reale. Gli ordini nazionali stanno compensando la domanda estera in calo e molte imprese prevedono un aumento della produzione nei prossimi dodici mesi. Rafforzare la domanda interna può rappresentare l’antidoto più efficace alle barriere commerciali esterne”.

 
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