Seduta senza direzione per Piazza Affari, che conclude la giornata in sostanziale equilibrio ma con alcuni titoli protagonisti di rialzi significativi. Il Ftse Mib archivia la sessione con un lieve progresso dello 0,06% a 43.381 punti, in una giornata caratterizzata da oscillazioni ampie, con un massimo intraday a 43.714 punti e un minimo a 43.314. Volumi in crescita, gli scambi hanno raggiunto i 3,84 miliardi di euro, ben oltre i 3,28 miliardi della vigilia.
Contrastati gli altri indici, il FTSE Italia All Share avanza dello 0,06%, mentre Mid Cap e Star arretrano rispettivamente dello 0,01% e dello 0,05%. In un contesto europeo poco dinamico, anche le principali piazze continentali hanno ripiegato dai massimi della mattinata.
Sul fronte macro, gli operatori hanno valutato i segnali robusti provenienti dall’Eurozona, il Pmi composito sale a 52,8 punti, massimo da maggio 2023, con un’accelerazione della produzione e nuove assunzioni nel settore privato. Negli Stati Uniti, invece, il rallentamento del mercato del lavoro ha sorpreso al ribasso, il report Adp indica 32.000 posti privati tagliati a novembre, contro attese di un incremento di 40.000 unità.
In lieve contrazione, nel frattempo, bitcoin, sceso sotto i 92.500 dollari, mentre lo spread Btp-Bund rientra sotto quota 70 punti e il decennale italiano torna al rendimento del 3,45%. Sul valutario, l’euro supera la soglia di 1,165 dollari. L’oro, spinto dalla domanda rifugio, risale oltre i 4.250 dollari l’oncia.
A dominare la scena a Piazza Affari è Stellantis, che mette a segno un balzo del 7,7% a 9,832 euro dopo la revisione al rialzo del target price da parte di UBS, che ora consiglia l’acquisto del titolo. Promozione anche da parte di Intermonte, che alza il rating a outperform. Il comparto industriale beneficia del clima favorevole, StMicroelectronics avanza del 5,65% e Leonardo del 1,68%.
Nel settore bancario la giornata appare a due facce. Da un lato, rimbalza Monte dei Paschi (+1,36% a 7,73 euro) dopo quattro sedute di correzioni pesanti, dall’altro pesano Banco BPM (-1,93%) e BPER Banca (-1,04%). Nel paniere del MidCap spicca Technoprobe (+3,32%), che durante la Berenberg European Conference ha confermato le previsioni di trimestre, consolidando la fiducia del mercato.
In forte evidenza anche doValue (+3,61% a 2,642 euro), dopo l’annuncio del nuovo accordo strategico con Banco Santander per la gestione dei flussi di NPL in Spagna, partnership che rafforza la sua posizione sul mercato iberico dei crediti deteriorati.
Debutto brillante all’Euronext Growth Milan per RT&L, che chiude la sua prima giornata con un rally del 27,8% a 2,3 euro, rispetto ai 1,8 euro del collocamento, per un Equity Value post-money di circa 21,2 milioni di euro.
Non mancano, però, le note negative: Italgas cede il 2,17% ed Enel l’1,23% dopo il taglio di rating da parte di Morgan Stanley, debole anche Buzzi (-1,55%) sulla scia del downgrade di J.P. Morgan.