Economia
Piazza Affari resiste alla cautela europea, banche e assicurazioni sostengono il FTSE Mib
Seduta improntata alla prudenza sui mercati finanziari europei, con variazioni frazionali sui principali listini e un clima di attesa che ha limitato gli spunti direzionali più decisi. In questo contesto, Piazza Affari è riuscita a mantenere il segno positivo, sostenuta soprattutto dal comparto bancario e assicurativo, confermandosi tra le piazze più resilienti del Vecchio Continente.
Il FTSE Mib ha archiviato la giornata in rialzo dello 0,25% a 44.099 punti. Più contenuto il progresso del FTSE Italia All Share (+0,19%), mentre il FTSE Italia Mid Cap ha ceduto lo 0,91%. Segno più, invece, per il FTSE Italia Star, che ha chiuso con un guadagno dello 0,54%.
A livello macro-finanziario, lo spread Btp-Bund si è riportato oltre i 65 punti base, con il rendimento del Btp decennale consolidato sopra il 3,5%, in un contesto di lieve peggioramento delle condizioni sul debito sovrano. Sul fronte valutario, l’euro si è spinto oltre quota 1,175 dollari, mentre l’oro ha superato i 4.350 dollari l’oncia, segnale di una domanda ancora sostenuta per i beni rifugio. In calo il bitcoin, scivolato sotto gli 86.500 dollari nel corso del pomeriggio.
A sostenere Piazza Affari è stato soprattutto il comparto bancario, protagonista di una seduta diffusamente positiva. In evidenza la Banca Popolare di Sondrio, che ha messo a segno un balzo del 2,91% a 16,115 euro, seguita da BPER Banca (+2,66% a 11,205 euro) e Banco BPM (+1,84% a 12,745 euro). Bene anche UniCredit (+1,44%), Intesa Sanpaolo (+0,81%), Mediobanca (+0,70%) e Banca Mps (+1,03%), a conferma di un settore che continua a beneficiare di fondamentali solidi e di un contesto di redditività ancora favorevole.
Tra le assicurazioni spicca Generali, in rialzo del 2,23% a 35,26 euro, dopo che UBS ha fissato un target price a 40 euro sul titolo, confermando una raccomandazione positiva. Performance robusta anche per Unipol, che ha chiuso in progresso dell’1,67% a 20,1 euro, rafforzando il buon momento del comparto.
Giornata positiva anche per i titoli legati all’energia, sostenuti dal recupero del prezzo del greggio, con il WTI risalito in area 56 dollari al barile e i futures in deciso rialzo. Eni ha guadagnato lo 0,24% a 15,638 euro, Saipem lo 0,35% a 2,323 euro e Tenaris lo 0,74% a 16,915 euro. Più contrastato l’andamento delle utility, con Enel in flessione dell’1,79%, a fronte di rialzi moderati per Terna, Snam e Italgas.
Sul fronte opposto, seduta negativa per alcuni titoli industriali e del lusso. Prysmian ha ceduto il 2,20%, Buzzi il 3,57% e Interpump il 2,22%, mentre Moncler ha lasciato sul terreno il 2,28%. Debole anche Campari (-1,10%), dopo che la holding di controllo Lagfin ha comunicato il raggiungimento di un accordo con l’Agenzia delle Entrate che prevede il pagamento complessivo di 405 milioni di euro a fronte della rinuncia alla pretesa erariale.
Nel segmento MidCap si è distinta Ariston Holding, in rialzo del 2,91% a 4,45 euro, dopo l’annuncio dell’acquisizione del 100% di Riello Group per un corrispettivo di 340 milioni di dollari, operazione che rafforza il profilo industriale e strategico del gruppo. Bene anche Comer Industries e WIIT, mentre sul versante dei ribassi spicca Fincantieri, che ha archiviato la seduta con un pesante -6,61%.
Chiusura in calo per Juventus FC (-3,01% a 2,58 euro), penalizzata da prese di beneficio dopo il forte rialzo delle due sedute precedenti.