Economia
Piazza Affari chiude in forte rialzo, brillano lusso e tecnologia
di Luca Andrea

Piazza Affari archivia la prima seduta della settimana in deciso progresso, con il FTSE MIB in rialzo dell’1,14% a 43.054 punti, dopo aver oscillato tra un minimo di 42.745 e un massimo di 43.091 punti. Stessa variazione per il FTSE Italia All Share (+1,14%), mentre il FTSE Italia Mid Cap ha segnato un progresso dell’1,15% e lo Star un +0,55%. La giornata si è inserita in un contesto europeo complessivamente positivo, con Parigi in evidenza (+0,92%) e Francoforte moderatamente tonica (+0,21%), mentre Londra ha chiuso quasi invariata (-0,07%).
A sostenere il listino milanese sono stati in particolare i titoli del lusso e della tecnologia. Brunello Cucinelli ha messo a segno un rally del 5,68% a 103,25 euro, trainata dall’avvio di copertura da parte di J.P. Morgan con rating “Overweight” e target price a 125 euro. Bene anche Moncler, che ha guadagnato il 3,32% a 51 euro, confermandosi tra i protagonisti della seduta.
Positiva anche la performance di STM (+3,99% a 23,075 euro) e Leonardo (+3,68% a 52,36 euro), entrambe sostenute dall’interesse degli investitori per il comparto tecnologico e difesa. In denaro anche BPER Banca (+1,84%), Intesa Sanpaolo (+2,54%), Mediobanca (+0,05%) e MPS (+0,48%), con il comparto bancario che resta sotto i riflettori dopo i progressi messi a segno nella settimana precedente.
Tra le mid cap, exploit per Intercos (+7,71% a 12,3 euro), dopo che il consiglio di amministrazione ha deliberato l’avvio di un programma di buyback da 56 milioni di euro. Molto bene anche Avio (+7,89% a 43,05 euro), Datalogic (+5,99% a 4,775 euro), Sesa (+8,37%) e GVS (+8,28%).
Non sono mancati, tuttavia, i ribassi. Amplifon ha ceduto il 2,30%, DiaSorin l’1,06% e Tenaris lo 0,91%. Nel comparto mid cap in calo Multiply Group (-3,32%), Tamburi (-1,86%) e Caltagirone (-0,96%).
Sul fronte macroeconomico, l’attenzione degli operatori resta rivolta alle banche centrali: nei prossimi giorni sono attese le decisioni della Federal Reserve, seguite da quelle della Bank of England e della Bank of Japan. Sul mercato valutario, l’euro ha superato quota 1,175 dollari, mentre il bitcoin è sceso a 114.500 dollari, poco sotto i 97.500 euro.
Segnali incoraggianti anche dal fronte obbligazionario, con lo spread Btp-Bund stabile poco sopra gli 80 punti base e il rendimento del decennale italiano al 3,5%, in linea con le ultime settimane. L’oro ha guadagnato lo 0,71% e il petrolio WTI l’1,11%, confermando la fase di recupero delle materie prime.