Economia
Piazza Affari chiude in calo, pesano le vendite su Stellantis e Amplifon. Bene Enel e Generali
di Luca Andrea

Seduta interlocutoria per i mercati europei, con Piazza Affari che archivia la giornata in lieve flessione. Il FTSEMib ha lasciato sul terreno lo 0,22% a quota 42.076 punti. Deboli anche gli altri indici principali: il FTSE Italia All Share è sceso dello 0,27%, il FTSE Italia Mid Cap dell’1,15% e il FTSE Italia Star dell’1,43%. Il controvalore complessivo degli scambi è salito a 3,58 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 2,99 miliardi di lunedì.
Sul fronte europeo, andamento contrastato. Francoforte ha ceduto lo 0,62%, Parigi ha perso lo 0,18%, mentre Londra ha chiuso in lieve rialzo dello 0,1%. Sul mercato obbligazionario, lo spread Btp-Bund si è attestato a 80 punti base, con il rendimento del decennale italiano in discesa sotto il 3,45%. L’euro si è rafforzato fino a 1,16 dollari, mentre l’oro ha toccato nuovi massimi storici a 4.150 dollari. In calo il bitcoin, tornato sotto quota 112.000 dollari (circa 96.500 euro).
A Milano, il listino è stato zavorrato dai ribassi dei titoli automobilistici e del lusso. Stellantis ha perso il 4,78% a 8,37 euro, proseguendo la serie negativa, mentre Ferrari ha chiuso a -1,52% a 325 euro, confermando il trend discendente delle ultime sedute. Deboli anche Moncler (-2,33%) e Brunello Cucinelli (-1,84%).
Nel settore tecnologico male Amplifon, che ha ceduto il 4,47% a 14,22 euro dopo il taglio del target price da parte di Goldman Sachs, che ha ridotto il prezzo obiettivo da 19 a 16 euro, mantenendo il giudizio “Neutrale”.
Tra le banche, giornata debole per Banco BPM (-1,38% a 12,5 euro) e BPER Banca (-1,18% a 9,53 euro), mentre UniCredit ha mostrato maggiore tenuta, salendo dello 0,61% a 62,93 euro. Bene anche il comparto assicurativo, con Generali Assicurazioni in evidenza (+2,32%) e Unipol in progresso dell’1,30%.
Tra le blue chip energetiche, ENI ha chiuso in flessione dell’1,82% a 14,7 euro. Il gruppo ha pubblicato le stime di consensus per il terzo trimestre 2025, che indicano un utile operativo adjusted proforma di 2,81 miliardi di euro e un utile netto adjusted di 1,02 miliardi. In controtendenza Enel, che ha registrato un rialzo dell’1,16% a 8,45 euro.
Nel segmento Mid Cap, seduta contrastata. Tra i migliori titoli figurano Philogen (+2,62%), Cementir (+1,87%), ENAV (+1,67%) e Comer Industries (+1,41%). Debole invece WIIT, che ha chiuso in forte calo del 7,89%, seguita da Zignago Vetro (-3,72%), De’ Longhi (-3,50%) e CIR (-3,03%). Pirelli ha terminato la giornata a -1,18% a 5,86 euro, risentendo della debolezza di Michelin a Parigi.