Economia
Piazza Affari apre settembre in rialzo con Leonardo e TIM tra i migliori titoli
di Luca Andrea

Partenza positiva per Piazza Affari nella prima seduta di settembre, in linea con le principali borse europee. Milano ha chiuso in rialzo, con il FTSE MIB in progresso dello 0,51% a 42.410 punti e il FTSE Italia All Share a +0,48% a quota 44.800. Bene anche il FTSE Italia Mid Cap (+0,14%) e lo Star (+0,27%). Il controvalore degli scambi si è attestato a 2,08 miliardi di euro, in calo rispetto ai 2,69 miliardi della vigilia, in una giornata orfana di Wall Street, ferma per il Labor Day.
Sotto i riflettori il comparto bancario, ancora influenzato dalle indiscrezioni su possibili interventi del governo in vista della prossima manovra, tra cui un’ipotesi di tassazione sulle operazioni di buyback. Prosegue intanto l’OPS di Banca MPS su Mediobanca, con 233,6 milioni di azioni portate in adesione al 29 agosto, pari al 28% delle quote oggetto dell’offerta. Secondo indiscrezioni, il cda di MPS potrebbe valutare un rilancio, anche con una componente cash. Bene i titoli bancari: UniCredit +1% e Intesa Sanpaolo +0,47%.
In evidenza Leonardo (+4,54%), miglior titolo del listino, seguita da Telecom Italia TIM (+3,34%), sostenuta dall’ingresso di BlackRock al 5,1% del capitale e dopo la recente battuta d’arresto delle trattative con Iliad. Positivi anche Banca Popolare di Sondrio (+1,86%) e Buzzi Unicem (+1,43%).
Sul fronte opposto, vendite su Campari (-1,40%), Terna (-1,19%), DiaSorin (-0,93%) e Brunello Cucinelli (-0,83%). Nel segmento MidCap spiccano TXT e-Solutions (+3%), GVS (+2,55%), Sesa (+2,09%) e Mondadori (+1,93%), mentre scivolano Comer Industries (-4,66%) e Ferragamo (-1,57%).
Il contesto macroeconomico resta in primo piano, con i mercati in attesa di dati cruciali: domani l’inflazione nell’Eurozona e venerdì il report sui posti di lavoro negli Stati Uniti. Intanto l’euro-dollaro si conferma in area 1,17 (+0,06%), lo spread BTP-Bund resta sotto i 90 punti con il decennale italiano al 3,6%. L’oro avanza a 3.474 dollari l’oncia (+0,78%), mentre il petrolio WTI sale dell’1,14%.